Serie di attacchi da parte di Israele in Siria. Nel mirino obiettivi a Damasco, Tartus e Homs. Netanyahu prepara l’esercito in Libano.
Continua la guerra in Medio Oriente. I recenti bombardamenti da parte di Israele che hanno preso di mira alcuni siti militari, tra cui un quartier generale di ricerca, hanno colpito domenica la Siria centrale, causando almeno sette morti e diversi feriti. Il premier Netanyahu ha annunciato che l’Idf si deve preparare a condurre nuove azioni in Libano.
Israele bombarda la Siria
In conflitto in Medio Oriente continua: è di almeno sette morti il bilancio di un’operazione condotta dall’aviazione israeliana in Siria. La conferma è arrivata da parte dell’Osservatorio siriano per i diritti umani (OSDH), secondo cui i raid avrebbero preso di mira in particolare un’area in cui sono presenti siti militari. Tra le vittime ci sarebbero anche tre civili. Da sottolineare come altre quindici persone sarebbero rimaste ferite.
Nel dettaglio, l’attacco avvenuto nella giornata di domenica 8 settembre, sarebbe stato portato vicino alla città siriana centrale di Hama e tra le vittime ci sarebbero anche soldati siriani. Secondo quanto hanno riferito media libanesi, i bombardamenti hanno colpito siti vicino alle città di Homs e Tartus. Dalle informazioni fin qui raccolte sarebbe stata centrata anche una struttura di “ricerca scientifica” vicino Hama.
Il messaggio di Netanyahu per l’Idf in Libano
Oltre al risultato dei recenti raid, Israele non sembra intenzionato a fermare le proprie azioni. In questo senso, il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha affermato in modo piuttosto chiaro nelle scorse ore di avere chiesto all’esercito di prepararsi a intervenire in Libano. “Il braccio più forte dell’Iran è Hezbollah in Libano. Ho incaricato l’Idf e tutte le forze di sicurezza di prepararsi a cambiare questa situazione. Non possiamo continuare nella situazione attuale e siamo obbligati a riportare in sicurezza tutti i residenti del nord nelle loro case”, le parole del premier.