Israele: manifestanti contro la riforma della giustizia del governo
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Direttore: Alessandro Plateroti

Israele: manifestanti contro il governo

bandiera israele

Forti proteste dei cittadini di Israele contro la riforma della giustizia proposta dal governo di Netanyahu che apre al dialogo.

Sciopero generale del settore privato paralizza Israele. Migliaia di manifestanti in piazza contro la riforma giudiziaria del governo in corteo a Gerusalemme e Tel Aviv verso la Knesset, il parlamento israeliano dove in questi giorni si sta discutendo la proposta di riforma che vuole sconvolgere gli equilibri di potere. Il primo ministro vorrebbe sottoporre i giudici, magistrati e l’Alta Corte al controllo della politica e del parlamento, ma soprattutto della maggioranza, ovvero quella di estrema destra che governa lo stato ebraico.

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Tutti chiedono di fermare questa proposta di legge perché porterebbe a meno certezza della legalità. I manifestanti si sono riuniti davanti al parlamento, la Knesset per chiedere che non venga toccata la giustizia e non venga indebolita la Corte Suprema per garantire la democrazia. C’è chi manifesta e chi invece prega, per la democrazia. Al Muro del Pianto, il simbolo e luogo sacro dell’ebraismo gli ortodossi pregano per «proteggere la democrazia».

bandiera israele
bandiera israele

Conflitto di interessi per il primo ministro

L’opposizione accusa Netanyahu di aver avanzato questa riforma della giustizia per evitare il suo processo giudiziario. Il primo ministro infatti è sotto processo per corruzione, mentre la destra considera il processo un golpe della magistratura per rimuovere dal potere il primo ministro rimasto in carica più a lungo nella storia di Israele. Nonostante le proteste dell’opposizione però il disegno di legge è stato votato per una prima lettura.

La discussione in Parlamento è stata abbastanza movimentata perché molti esponenti sono stati espulsi dall’aula gridando alla vergogna. “L’opposizione sta impazzendo alla Knesset e i suoi legislatori stanno saltando sulle sedie, Ron Huldai (sindaco di Tel Aviv, ndr) sta espressamente incitando alla violenza, e nella protesta animata dalla sinistra stanno definendo il primo ministro un traditore” ha accusato Netanyahu, come riporta il Times of Israel. “Datevi una calmata. Mostrate responsabilità e leadership” è stato l’appello del premier ai leader dell’opposizione accusandoli di “spingere intenzionalmente il paese verso l’anarchia”.

Le critiche da opposizioni e dagli Usa

Anche il presidente israeliano, Isaac Herzog, si è pronunciato su quanto sta accadendo e ha tenuto un discorso speciale. “Penso che l’attuale riforma nel suo insieme sollevi una profonda preoccupazione per il potenziale danno alle istituzioni democratiche dello Stato di Israele. Passare alla discussione, abbattere le barriere, costruire ponti: è possibile e necessario raggiungere un accordo in tempi brevi” ha detto.

Le critiche sono arrivate anche dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden che ha ricordato che la democrazia di Israele è costruita sul consenso e su una magistratura indipendente. Il leader dell’opposizione Yair Lapid ha accusato il governo di spingere lo stato ebraico verso la dittatura. Dopo le varie proteste Netanyahu apre a un dialogo “senza precondizioni” in una lettera ai leader centristi.

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ultimo aggiornamento: 14 Febbraio 2023 10:56

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