Israele, l’esercito si prepara: quanto durerà la guerra. Intanto Netanyahu trema…

Israele, l’esercito si prepara: quanto durerà la guerra. Intanto Netanyahu trema…

Nessun cessate il fuoco per quanto riguarda la guerra tra Israele e Hamas. Netanyahu chiaro ma deve fare i conti con le critiche.

Non ci sarà alcuna tregua tra Israele e Hamas nel conflitto nella Striscia di Gaza. Il premier israeliano Netanyahu non fa sconti e annuncia il proseguimento della guerra. Al netto delle intenzioni, e del comportamento dell’esercito che si prepara a combattere ancora a lungo, il politico deve fare i conti con una situazione critica per il suo governo con metà del Paese che vorrebbe Gantz al suo posto.

Israele, quanto durerà la guerra

Benjamin Netanyahu

La situazione tra Israele e Hamas è chiara: “Non ci sarà alcun cessate il fuoco, nessun cessate il fuoco generale, a Gaza senza il rilascio dei nostri ostaggi”. Sono state queste le parole del Netanyahu in un’intervista ad Abc News ripresa dall’Ansa. “Per quanto riguarda le piccole pause – un’ora qui, un’ora là – le abbiamo già avute. Suppongo che controlleremo le circostanze, in modo da consentire ai beni, ai beni umanitari, di entrare, o ai nostri ostaggi, singoli ostaggi, di andarsene”.

Il conflitto, quindi, andrà avanti e come sottolineato dal Corriere della Sera, l’esercito israeliano si è già fatto anche qualche calcolo sulla durata della guerra. Da quanto si apprende la fureria ha iniziato la distribuzione di indumenti e materiali per il freddo dell’inverno. Potrebbe essere una strategia di pressione psicologica su Hamas o il chiaro segnale che chi è sul fronte si stia preparando ad almeno altri due mesi di guerra, ovvero quelli calcolati dai generali partendo, come data orientativa, dall’invasione su Gaza via terra iniziata tra il 25 e il 27 ottobre. Quindi, le ostilità dureranno almeno fino alla fine di dicembre.

Solo dopo si penserà a gestire la situazione con Israele che avrà “la responsabilità generale della sicurezza” della Striscia di Gaza “per un periodo indefinito”, almeno stando alle parole di Netanyahu.

Netanyahu assediato in piazza

A proposito del Premier israeliano, la sua posizione non è poi così salda. Infatti, il suo governo è “sotto attacco”. Netanyahu è seriamente minacciato dal rivale Gantz che, stando agli ultimi sondaggi ripresi dal Corriere, sarebbe in questo momento preferito da metà della popolazione.

Ulteriore conferma della tensione verso l’attuale Premier è arrivata dalla protesta che è andata in scena nel piazzale davanti al museo di Tel Aviv per far sentire la voce verso di lui e le sue scelte. In tal senso, il suo rivale Gantz, passato dall’opposizione al Consiglio di guerra, ha sottolineato: “Rifiutare le proprie responsabilità mentre stiamo combattendo danneggia il Paese”.

Se poi pensiamo alla fortissima dichiarazione di Eliyahu, sospeso ma non cacciato da Netanyahu, dopo le parole sulla bomba atomica, per il Premier la situazione è decisamente complicata da gestire.

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