Israele-Gaza, guerra a una svolta: cosa succede con Hamas
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Direttore: Alessandro Plateroti

Israele-Gaza, guerra a una svolta: cosa succede con Hamas

Benjamin Netanyahu

Hamas parla di “colloqui positivi” per un possibile cessate il fuoco a Gaza, Israele smentisce la presenza di Netanyahu al Cairo.

I negoziati tra Hamas e Israele per un possibile cessate il fuoco nella Striscia di Gaza sembrano aver registrato progressi. Secondo quanto riportato dalla tv satellitare al-Jazeera, Hamas ha dichiarato: “Alla luce dei colloqui odierni a Doha, seri e positivi, sotto gli auspici di Qatar ed Egitto, è possibile raggiungere un accordo per un cessate il fuoco e uno scambio di prigionieri se l’occupazione smetterà di porre nuove condizioni.”

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Benjamin Netanyahu
Benjamin Netanyahu

Hamas: “Colloqui positivi” per il cessate il fuoco

Un funzionario del gruppo, citato dal Washington Post, ha aggiunto che Hamas ha fatto “grandi concessioni” per arrivare a una tregua di 60 giorni nei combattimenti e a uno scambio tra gli ostaggi israeliani e i detenuti palestinesi. La stessa fonte ha precisato che Hamas ha rinunciato alla richiesta di una fine completa della guerra e del ritiro totale delle truppe israeliane da Gaza.

“C’è un cambiamento notevole nell’opinione pubblica palestinese”, ha dichiarato Rami, un rappresentante di Hamas, aggiungendo che “c’è ora un forte desiderio di porre fine alla guerra a qualsiasi costo.” Tuttavia, ha sottolineato come sia “impossibile eliminare completamente Hamas perché non esiste un’alternativa praticabile.”

Netanyahu smentisce le voci di un viaggio al Cairo

Mentre i colloqui proseguono, sono circolate voci sulla presenza del premier israeliano Benjamin Netanyahu al Cairo per discutere direttamente delle trattative. Queste informazioni sono state però smentite dal portavoce Omer Dostri, che ha chiarito, come riportato dal Jerusalem Post: “Il primo ministro non si trova al Cairo. Si tratta di notizie false.”

Parallelamente, Hamas ha mostrato ulteriori segnali di apertura fornendo ai mediatori egiziani una lista degli ostaggi ancora in vita, un gesto di buona volontà che potrebbe facilitare il raggiungimento di un accordo.

Secondo Ibrahim AlMadhoun, analista vicino ad Hamas, “ci sono membri all’interno di Hamas che criticano apertamente la situazione in corso e chiedono la fine della guerra a tutti i costi. Si tratta di una risposta naturale all’immensa sofferenza causata dalla guerra.” Tuttavia, ha concluso che “il gruppo resta fiducioso che una volta finita la guerra, molte opinioni e prospettive cambieranno.”

L’apertura di Hamas e le smentite di Israele riflettono la complessità di negoziati ancora in corso. Nonostante le difficoltà, l’intervento dei mediatori internazionali e la pressione pubblica sembrano avvicinare le parti verso un possibile cessate il fuoco, ponendo le basi per un accordo che potrebbe rappresentare una svolta nella crisi di Gaza.

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ultimo aggiornamento: 17 Dicembre 2024 18:27

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