Israele-Hamas, colpo di scena sulla guerra: slitta la tregua

Israele-Hamas, colpo di scena sulla guerra: slitta la tregua

Non ci sarà nessuna tregua, almeno per ora. La guerra tra Israele e Hamas va avanti. Gli ostaggi dovranno aspettare per essere liberati.

Sembravano esserci tutti i giusti presupposti per la tregua tra Israele e Hamas ma, almeno per il momento, nulla di fatto. Ad annunciare il colpo di scena e, quindi, il proseguimento della guerra i responsabili israeliani che hanno spiegato anche i motivi relativi all’improvviso stop per la liberazione annunciata di alcuni ostaggi.

Israele-Hamas, salta la tregua: cosa è successo

Benjamin Netanyahu

Un nuovo colpo di scena nel conflitto tra Israele e Hamas. La tregua annunciata e che avrebbe dovuto vedere la liberazione di 50 ostaggi da parte dell’organizzazione terroristica, per ora, è saltata. A renderlo noto sono stati i responsabili israeliani, dopo che nelle scorse ore il gabinetto di guerra aveva dato l’ok all’accordo raggiunto con la mediazione di Qatar, Usa ed Egitto.

Le ragioni dietro questo improvviso stop sarebbero da imputare ad Hamas che non avrebbe dato ancora la lista degli ostaggi che libererà. Non solo: mancherebbero anche alcuni dettagli fondamentali sulla tregua, presumibilmente sulle modalità e la durata.

“L’accordo è stato concordato e resta tale. Si studiano ultimi dettagli”, ha detto Watson, portavoce del Consiglio di sicurezza Usa.

Lo scambio di ostaggi

Al momento, da quanto si era appreso, i dettagli sulla tregua vedevano un accordo sullo scambio di 50 ostaggi israeliani in mano ad Hamas in cambio di 150 palestinesi. Questo potrebbe non avvenire prima di domani.

Da quanto si apprende, David Barnea, capo del Mossad, sarebbe volato a Doha per ricevere la lista dei liberati, a partire dai più giovani: il piccolo Kfir ha dieci mesi, è stato portato via con la madre e il fratellino; Avigail 3 anni; Aviv di 2 e la sorellina Asher di 5 sarebbero state prese con la mamma. Gli ostaggi che verranno liberati saranno poi portati in sei ospedali già pronti in tutto il Paese.