Prosegue la tregua tra Israele-Hamas per la liberazione degli ostaggi. Il premier israeliano Netanyahu ha fatto però delle precisazioni sulla guerra.
Anche il terzo giorno di tregua tra Israele-Hamas si è concluso e la possibilità che il “cessate il fuoco” prosegui anche oltre i quattro giorni stabiliti esiste. Sarebbe stata consegnata in queste ore una nuova lista di ostaggi da liberare e che le due forze in conflitto potrebbero impegnarsi a scambiare. Al netto dello stop alle ostilità attuale, il Premier israeliano Benjamin Netanyahu è stato chiaro su come si svilupperanno poi le cose.
Israele-Hamas, nuova lista di ostaggi da liberare
La tregua tra Israele e Hamas continua. Dopo aver concluso in modo positivo il terzo giorno di stop al conflitto, anche la giornata odierna si annuncia importante per la liberazione di nuovi ostaggi. Israele ha ricevuto la lista di 11 ostaggi che dovrebbero essere liberati oggi da Hamas, nell’ultimo giorno – almeno quello fino ad ora previsto – della tregua del conflitto. Ad annunciarlo è stato il Wall Street Journal citando fonti governative egiziane. La notizia della nuova lista con i nomi di chi verrà liberato è stata confermata anche da Haaretz.
Al momento, secondo quanto si è appreso, a fronte di 39 detenuti palestinesi (tutti minorenni) sono stati rilasciati 17 ostaggi nelle mani di Hamas: 13 israeliani, 3 thailandesi e un russo.
L’annuncio di Netanyahu sulla guerra
Al netto dello scambio di ostaggi in questi giorni di tregua, il premier israeliano Netanyahu è stato piuttosto chiaro riguardo le intenzioni del Paese di proseguire nella guerra contro Hamas.
“Ho detto al presidente Biden: c’è un piano di intesa, prevede la liberazione di 10 ostaggi per ogni giorno ulteriore di tregua. Tutto ciò è certo positivo”, le sue parole ai media riguardo il momentaneo cessate il fuoco.
Poi, però, anche l’annuncio in merito al proseguimento del conflitto. “Alla fine di quel piano (la tregua e la liberazione degli ostaggi ndr) riprenderemo con tutta la forza per conseguire gli obiettivi della guerra“. E ancora: “Abbiamo portato a casa un altro gruppo di ostaggi, donne e bambini. Sono commosso, l’intera nazione lo è, vediamo ora le famiglie riunite”.