Prosegue la guerra Israele-Hamas: arrivata l’ultima offerta di tregua. Il segretario USA, Antony Blinken, si è esposto.
Si cerca un’intesa per il cessate il fuoco tra Israele e Hamas. La guerra va avanti così come vanno avanti le trattative per provare a trovare una tregua. In questo senso, esponenti dell’Egitto e del Qatar stanno facendo da intermediari tra le parti nella speranza di trovare un accordo. Anche il segretario americano Blinken è intervenuto sulla questione facendo intendere che la proposta arrivata sarebbe assolutamente da accettare, e in fretta.
Israele-Hamas, l’ultima offerta di tregua
Secondo quanto si apprende dai principali media, in queste ore sarebbe arrivata una nuova offerta di tregua tra Israele e Hamas. Una proposta che potrebbe mettere la parola fine, per diversi giorni, alle ostilità.
Dalle informazioni raccolte, l’accordo prevederebbe una lunga pausa nei combattimenti, fino a 40 giorni, in cambio del rilascio in una prima fase di 33 tra donne, minori, anziani e malati: sono quelli ancora in vita in queste categorie, gli israeliani all’inizio ne chiedevano 40.
Successivamente sarebbero rilasciati i soldati e gli uomini sotto i 50 anni con l’intento – come spiegato dalla Cnn – di “ristabilire una situazione di calma”, e di fatto la fine della guerra. Il documento con tale bozza di tregua sarebbe al vaglio di Hamas.
Il commento di Blinken
Ad esporsi sul tema guerra ed in particolare su quella che è stata l’ultima offerta di tregua tra Israele e Hamas è stato anche il segretario di Stato americano Antony Blinken.
“Hamas ha davanti a sé una proposta straordinariamente generosa da parte di Israele”, ha commentato come sottolineato anche dall’Ansa. “E in questo momento, l’unica cosa che si frappone tra il popolo di Gaza e un cessate il fuoco è Hamas. Devono decidere in fretta“.
Anche il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha commentato la proposta di tregua arrivata in queste ore: “Il movimento islamico ha ricevuto una proposta di mediazione che se accettata permetterebbe di abbassare il tono dello scontro militare con la contemporanea liberazione di ostaggi israeliani e prigionieri palestinesi”.
