Guerra e morti nel conflitto Israele-Hamas. Iniziata una nuova fase con i tank nel Sud della Striscia. Anche gli Usa colpiti nel Mar Rosso.
Il conflitto Israele-Hamas è entrato in una nuova fase. Dopo il ritiro dei negoziati, l’Idf si sarebbe attivata con un’operazione di terra nel Sud della Striscia di Gaza con l’utilizzo di tank a Khan Yunis per colpire con più precisione gli obiettivi dell’organizzazione terroristica. La tensione in Medio Oriente sale e coinvolge anche gli Usa che sarebbero stati colpiti nel Mar Rosso.
Israele-Hamas, nuova fase della guerra con i tank
Sta continuando il conflitto Israele-Hamas. L’operazione di terra a Gaza, lanciata dall’Idf dopo il devastante attacco dell’organizzazione terroristica del 7 ottobre, sarebbe entrata in una nuova fase. Messa da parte la tregua per consentire lo scambio di prigionieri, le due forze sono tornate a lottare con grande violenza.
Nello specifico sono entrati in gioco i tank entrati a Khan Yunis per colpire con più precisione gli obiettivi di Hamas. Un’operazione, accompagnata dai raid e mirata a strappare al gruppo armato palestinese anche il sud della Striscia di Gaza.
Una situazione che sta mettendo forte pressione anche in tema alleati. In tal senso gli Hezbollah in Libano e gli Houthi in Yemen avrebbero attaccato alcune navi commerciali nel Mar Rosso, tra queste anche una portaerei degli Usa.
Portaerei Usa colpita
Una nave da guerra americana, come detto, ma anche altre diverse imbarcazioni commerciali sono state attaccate dalle milizie yemenite Houthi oggi nel Mar Rosso. Il Pentagono ha confermato la situazione e ha pure precisato che si tratti della sua portaerei USS Carney.
Tale situazione ha coinvolto anche l’esercito britannico che ha parlato di un attacco con droni ed esplosioni. Gli Houthi, la milizia che sciita legata a doppio filo all’Iran che controlla parte dello Yemen, ha rivendicato l’accaduto spiegando che non si fermeranno fino a quando Israele non fermerà la guerra contro Hamas.
“Peggior bombardamento da inizio guerra”
Un commento sull’ultimo raid israeliano del sud di Gaza è arrivato in queste ore dal portavoce dell’Unicef James Elder attraverso un post condiviso su X. L’uomo ha definito il recente raid dell’Idf come “il peggior bombardamento della guerra in questo momento”.
Timore per le tante vittime: “Sto assistendo a un numero enorme di vittime tra i bambini. Abbiamo un ultimo avvertimento per salvare i bambini e la nostra coscienza collettiva”, ha aggiunto Elder.