Prolungata la tregua tra Israele-Hamas che hanno deciso di scambiare altri ostaggi. Una nuova minaccia, però, è in arrivo.
La tregua inizialmente prevista per la durata di quattro giorni tra Israele-Hamas è stata ufficialmente prolungata. Le due forze in conflitto provvederanno, quindi, a nuovi scambi di ostaggi. Successivamente, però, la guerra proseguirà e una nuova minaccia è già stata annunciata.
Israele-Hamas, tregua prolungata
Grazie alla mediazione di Qatar, Egitto e Usa, Israele e Hamas si sono accordati per estendere di due giorni la tregua avviata venerdì che si sarebbe dovuta concludere ieri sera e che, invece, andrà avanti ancora per 48 ore.
Saranno, quindi, sei i giorni di “cessate il fuoco” dopo lo scoppio del conflitto causato dall’attacco terroristico compiuto da Hamas il 7 ottobre nei kibbutz israeliani attorno alla Striscia di Gaza.
L’ultimo scambio di ostaggi tra le due parti ha visto Hamas rilasciare 9 bambini e due donne – portati e ricoverati all’ospedale Ichlov e in condizioni buone -, mentre Israele ha liberato 33 palestinesi: 3 donne e 30 minori detenuti per lancio di pietre. In totale sono adesso 69 gli ostaggi liberati, di cui 50 israeliani e 19 di altre nazionalità. Mentre i palestinesi tornati liberi sono arrivati ad essere 117.
Nuovi attacchi annunciati
Al netto del prolungamento della tregua, però, una nuova minaccia è in arrivo. Infatti, come anticipato anche dal Premier israeliano Netanyahu, il conflitto riprenderà dopo i giorni di pausa e potrebbe essere ancora più duro.
Infatti, il ministro della Difesa Yoav Gallant ha ribadito che Israele non intende rinunciare all’obiettivo di sradicare dopo 16 anni Hamas da Gaza in modo definitivo. Per questa ragione, dopo la tregua, il conflitto riprenderà.
“I combattimenti saranno ancora più grandi e si svolgeranno in tutta la Striscia di Gaza”, ha detto Gallant. “Non ci fermeremo finché non avremo finito”.