Israele, caos in Cisgiordania: irruzione nei campi palestinesi con bulldozer e cecchini

Israele, caos in Cisgiordania: irruzione nei campi palestinesi con bulldozer e cecchini

L’esercito di Israele ha fatto irruzione con bulldozer nei campi palestinesi della Cisgiordania distruggendo strade, edifici e altre infrastrutture. Scontri in corso.

Questa notte, l’esercito di Israele ha fatto irruzione nei campi occupati della Cisgiordania. A riportare la notizia è stata al Jazeera, poi citata da altri organi di stampa. L’Idf si è mosso con uomini nel campo profughi di Tulkarem e sarebbero in corso scontri con combattenti palestinesi nel campo profughi di al-Ein. Intanto sono anche stati segnalati raid israeliani in altre parti del territorio occupato.

Benjamin Netanyahu

Israele, irruzione nei campi palestinesi in Cisgiordania

Secondo quanto trapela, nella notte, Israele ha fatto irruzione con bulldozer nei campi palestinesi della Cisgiordania già occupata. Le operazioni hanno portato alla distruzione di strade, edifici e altre infrastrutture. I media locali hanno anche sottolineato come siano in corso scontri con la popolazione locale che ha portato già ad alcune vittime tra i palestinesi.

Nel dettaglio, stando ad al Jazeera, l’esercito israeliano avrebbe schierato dei cecchini nel campo profughi di Tulkarem a difesa dei bulldozer ma la protesta dei palestinesi ha scatenato scontri nel campo profughi di al-Ein.

A tale situazione vanno aggiunti anche raid israeliani in altre parti del territorio occupato, tra cui la città di Azzun, a est di Qalqilya, e la città di Hizma.

Secondo l’agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa, un uomo è stato ucciso durante gli scontri con le truppe israeliane durante un raid nella città di Tulkarem, in Cisgiordania.

Le parole di Netanyahu

Intanto, il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, è intervenuto proprio in queste ore sostenendo che alcuni progressi sono stati compiuti nei negoziati per garantire il rilascio degli ostaggi detenuti a Gaza, a oltre 14 mesi dall’inizio della guerra.

Il premier di Israele ha parlato in Parlamento: “Tutto quello che stiamo facendo non può essere rivelato. Stiamo intraprendendo azioni per riportarli indietro. Desidero dire con cautela che ci sono stati dei progressi e non smetteremo di agire finché non li riporteremo tutti a casa”, le sue parole. “Voglio dire alle famiglie degli ostaggi: vi pensiamo e non rinunceremo ai vostri cari, che sono anche i nostri cari”.

Argomenti