Nonostante la tregua, due razzi hanno colpito Israele. Il lancio è avvenuto dalla Striscia di Gaza, ma Hamas si discolpa.
MEDIO ORIENTE – Si rompe la tregua tra Israele e Hamas dopo l’accordo raggiunto poche settimane fa. L’intesa, assai precaria, lasciava molti dubbi sulla reale solidità: in particolare, molti osservatori israeliani si aspettavano che da Gaza “potesse arrivare qualcosa“.
Razzi a Tel Aviv
Nella serata di ieri, 14 marzo, due potenti razzi sono stati lanciati dalla Striscia di Gaza su Tel Aviv. Alle 20.50 ora di Israele le sirene antiaeree sono entrate in funzione innanzitutto nell’area di Gush Dan.
Nessuna vittima
L’esercito israeliano ha comunicato che il sistema antimissilistico non è riuscito a intercettare i due razzi, i quali sono precipitati senza provocare vittime. E’ la prima volta dalla guerra di Gaza del 2014 che Tel Aviv diventa obiettivo di razzi lanciati dall’area controllata da Hamas. Gli ordigni hanno compiuto un percorso di circa 80 chilometri, motivo per cui gli esperti militari ipotizzano che si tratti di missili con nuova capacità, penetrati nella Striscia di recente.
Hamas si autoassolve
La provenienza dei razzi lanciati su Israele mette Hamas sotto la lente di ingrandimento. L’organizzazione islamista che contro la Striscia ha tuttavia emesso un comunicato ufficiale in cui ha negato con forza di essere dietro al lancio di razzi. Già in passato, altri gruppi palestinesi hanno colpito Israele anche con l’intento di sfidare Hamas. Nelle ultime ore, la polizia aveva disperso con la forza manifestazioni di protesta dei cittadini palestinesi della Striscia.