Israele, ucciso il leader di Hamas Ismail Haniyeh: si alza rischio escalation
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Direttore: Alessandro Plateroti

Israele, ucciso il leader di Hamas Ismail Haniyeh: si alza rischio escalation

Ismail Haniyeh

Un raid di Israele ha portato alla morte di Ismail Haniyeh, leader di Hamas, deceduto a seguito di un attacco missilistico a Teheran.

La conferma di Hamas: il suo leader Ismail Haniyeh è morto in seguito ad un attacco di Israele contro la sua residenza a Teheran. Da quanto si apprende, il raid sarebbe avvenuto alle 2 di notte ora locale. Secondo l’agenzia di stampa saudita Al-Hadath, la residenza è stata colpita da un missile guidato. Adesso il rischio di escalation diventa enorme.

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ombre di soldati di Israele

Israele, ucciso il leader di Hamas Ismail Haniyeh

Ismail Haniyeh, leader di Hamas, è stato ucciso insieme ad una delle sue guardie del corpo. Queste le notizie che arrivano dal fronte della guerra in Medio Oriente: le Guardie della Rivoluzione Islamica hanno riferito che la residenza del capo di Hamas “è stata colpita a Teheran e, a seguito di questo incidente, lui e una delle sue guardie del corpo sono stati martirizzati”.

Haniyeh era capo dell’ufficio politico di Hamas dal 2017. Inoltre è stato primo ministro dell’Autorità nazionale palestinese dal 2006 al 2007 e capo dell’amministrazione della Striscia di Gaza dal 2014 al 2017. Adesso il rischio di escalation è assolutamente aumentato con il portavoce del Ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanaani, che ha dichiarato che il “sangue di Ismail Haniyeh, leader di Hamas assassinato, non sarà mai sprecato”.

Le reazioni alla morte di Haniyeh

L’uccisione del leader di Hamas ha visto poi ulteriori importanti reazioni da parte di tutti gli interessati al conflitto. Un funzionario iraniano ha dichiarato che le “agenzie di sicurezza” della Repubblica islamica decideranno “la nostra strategia di risposta” all’assassinio del leader di Hamas annunciando quindi una replica che potrebbe essere fortissima.

Non solo. Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, ha detto che “Washington aiuterà a difendere Israele se verrà attaccato”. Secondo quanto riportato dal quotidiano Times of Israel, in conferenza stampa nelle Filippine Austin avrebbe anche dichiarato che “una guerra più ampia in Medio Oriente non è inevitabile”.

Anche la Russia si sarebbe esposta sull’uccisione del leader di Hamas. Dal Cremlino è stato denunciato l'”inaccettabile assassinio politico” del leader politico del movimento islamista palestinese Hamas, Ismail Haniyeh, ucciso in un attacco a Teheran. “Si tratta di un assassinio politico assolutamente inaccettabile, che portera’ a un’ulteriore escalation delle tensioni”, le parole che sarebbero state pronunciate dal viceministro degli Esteri russo, Mikhail Bogdanov, all’agenzia di stampa statale Ria Novosti.

Vola il prezzo del petrolio

Alla notizia dell’uccisione del leader di Hamas Haniyeh in Iran ha fatto seguito una marcata reazione dei mercati delle materie prime e soprattutto sul prezzo del petrolio. Quest’ultimo era in costante calo da quattro sedute consecutive, ed era partito sulla stessa tendenza anche nelle prime ora di contrattazione questa mattina, ma ha avuto un’inversione di tendenza a seguito dell’uccisione del leader di Hamas aumentando subito di oltre l’1%. Al momento siamo a +1,89% dalla chiusura di ieri, con il Brent a 80,1 dollari al barile.

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ultimo aggiornamento: 1 Agosto 2024 9:36

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