Israele, scoperta la più grande fabbrica di armi di Hamas: ecco dove si trovava

Israele, scoperta la più grande fabbrica di armi di Hamas: ecco dove si trovava

Partita ufficialmente la terza fase della guerra. Intanto Israele ha scoperto la più grande fabbrica di armi e razzi di Hamas.

L’uccisione dell’alto comandante di Hezbollah da parte di Israele alimenta le tensioni in Medio Oriente e dà inizio alla terza fase della guerra. Il conflitto contro Hamas continua e nelle ultime ore l’Idf ha scoperto la più grande fabbrica di armi e razzi dell’organizzazione. Ad annunciarlo il portavoce israeliano Hagari che ha riferito la precisa ubicazione del sito.

Israele, scoperta fabbrica di armi di Hamas

La guerra Israele-Hamas sta andando avanti tra bombardamenti, morti e negoziati sugli ostaggi che non sembrano, al momento, dare particolare esito. Non solo. L’Idf ha annunciato in queste ore che è stato scoperto  “il più grande sito di fabbricazione di armi di Hamas dall’inizio della guerra”. A riferirlo è stato il portavoce militare israeliano, il contrammiraglio, Danel Hagari, che ha illustrato ai giornalisti diversi edifici ispezionati a Bureij, a pochi chilometri da Gaza, dove appunto è stato effettuato il ritrovamento.

Tali edifici avrebbero dovuto ospitare impianti industriali e sarebbero, invece, stati trasformati da Hamas in depositi dove poter assemblare e immagazzinare razzi.

Nello specifico il sito si trova sulla strada di Salaheddine, lungo la quale arrivano a Gaza gli aiuti umanitari da Rafah, alla frontiera con l’Egitto. Una location non casuale. Infatti, come spiegato sempre da Hagari, Hamas credeva che in quell’area Tsahal (l’acronimo ebraico di “Tzva Hahagana LeYisrael”, ovvero le “Forze di Difesa Israeliane”) non sarebbe mai riuscito ad arrivare nella sua avanzata durante il conflitto.

La terza fase della guerra è iniziata

Intanto, come era stato anticipato nelle scorse settimane, la guerra è entrata ufficialmente nella sua terza fase. Almeno questo è stato l’annuncio di Israele che ha parlato di una “nuova fase” del conflitto a Gaza contro Hamas.

Al New York Times, infatti, sempre il portavoce militare Daniel Hagari ha spiegato: “E’ iniziata una fase nuova, meno intensa, dei combattimenti”. In tal senso, questo momento sarà caratterizzato da un ricorso minore alle forze di terra e agli attacchi aerei, con azioni che dovrebbero essere più mirate a colpire unicamente gli appostamenti di Hamas.

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