Israele uccide numero due di Hamas, si teme escalation: “Uccisione non resterà impunita”

Israele uccide numero due di Hamas, si teme escalation: “Uccisione non resterà impunita”

Raid di Israele a Beirut e numero due di Hamas, Saleh al-Arouri, ucciso. Rischio escalation elevato con la minaccia di Hezbollah.

La guerra tra Israele e Hamas continua anche nel 2024 con la terza fase del conflitto che sembra essere già entrata nel vivo. In particolare, nelle ultime ore, un raid mirato dell’Idf su Beirut avrebbe sferrato un colpo importante all’organizzazione terroristica portando alla morte del numero due Saleh al-Arouri. Proprio l’uccisione di questa figura ai vertici degli antagonisti degli israeliani rischia ora di portare ad una escalation del conflitto con Hezbollah che ha annunciato subito delle conseguenze.

Israele attacca Beirut: ucciso numero due di Hamas

Il numero due di Hamas, Saleh al-Arouri, è stato ucciso nelle ultime ore nel corso di un attacco di droni israeliani a Beirut, che minaccia ora una significativa e pericolosa escalation della guerra.

Il conflitto tra Israele e Hamas e di conseguenza anche del gruppo militante libanese Hezbollah potrebbe vivere adesso dei momenti di massima allerta.

Da quanto si apprende, il raid dell’Idf nel quale è rimasto ucciso Arouri è avvenuto nel palazzo che ospita l’ufficio dei miliziani nella capitale libanese. Nel raid è morto anche Kalil Al Hayya, alto funzionario e membro del politburo di Hamas. La tv di Hamas ha confermato “l’assassinio” in un “vile attacco sionista” e tramite altri portavoce ha fatto sapere che questa uccisione “non piegherà la resistenza”.

Anche per questa ragione, e a seguito della minaccia di Hezbollah riguardo una morte che “non resterà impunita”, l’allerta per la guerra è ora massima.

Cosa succede ora: la posizione dell’Iran

Dopo l’uccisione del numero due di Hamas lo scenario potrebbe vedere, appunto, una escalation del conflitto. In particolare si teme la posizione dell’Iran che ha già condannato questa morte: “La morte di Al-Arouri è stato il risultato del grave fallimento dell’entità sionista nell’affrontare la resistenza a Gaza. Condanniamo fermamente l’assassinio di al-Arouri, che costituisce una violazione della sovranità del Libano e chiediamo alle Nazioni Unite una risposta urgente ed efficace”, le parole del ministro degli Esteri iraniano riprese da Al Jazeera.

Il numero due di Hamas, infatti, era il principale collegamento dell’organizzazione sia con l’Iran che con Hezbollah. L’uomo era influente anche nella Cisgiordania.

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