Coronavirus, allo studio dell’Iss un vaccino a lunga copertura

Coronavirus, allo studio dell’Iss un vaccino a lunga copertura

L’Iss studia un vaccino a lunga copertura. L’Istituto precisa: “Nessun arresto della ricerca. Siamo nella fase preclinica”.

ROMA – L’Iss studia un vaccino a lunga copertura. L’Istituto Superiore di Sanità ha iniziato la fase preclinica su un farmaco contro il Covid-19. “Il vaccino – ha precisato l’Iss, riportato dall’Adnkronosè attualmente in uno studio preclinico, su modelli animali, e tale fase non è stata ancora completata. La ricerca non ha subito nessun arresto, ma sta seguendo il normale iter di consolidamento come per tutti gli altri potenziali modelli vaccinali“.

Lo studio

L’Iss nelle prossime settimane proseguirà lo studio. “La possibile lunga durata della copertura vaccinale – si legge nel comunicato – non è ancora supportata da evidenze scientifiche, ma si basa su dati di letteratura e nel corso dello sviluppo non è esclusa la necessità di una integrazione con le attuali tecnologie vaccinali. La fase attuale, inoltre, non permette di fare una stima quantitativa dell’efficacia e dell’effettiva durata copertura vaccinale“.

La tecnologia del vaccino Iss allo studio è basata sull’attivazione dell’immunità indotta dalle cellule Cd8 T, è originale rispetto alle altre in suo e se ne stanno studiando ulteriori possibili sviluppo. L’Istituto nel riconoscere il potenziale della ricerca, ha supportato le richieste di finanziamento necessarie allo sviluppo e ha reputato opportuno, inoltre, proteggere depositando un’ulteriore domanda di brevetto per garantirne eventualmente un uso finalizzato alla tutela della salute pubblica“.

Vaccino coronavirus

Vaccino pronto non prima del 2022

Gli studi proseguiranno nelle prossime settimane e il vaccino difficilmente sarà sul mercato prima del 2022. Al termine di queste fasi saranno pubblicati i primi risultati e da lì si capirà la reale efficacia del vaccino e soprattutto la durata degli anticorpi.

Si tratta di un’arma in più in questa lotta che sembra essere ormai alla fine. Ma il rischio è la trasformazione del Covid a malattia endemica e per questo molto probabilmente ci si dovrà vaccinare anche in futuro.