Il sindaco di Istanbul è stato condannato a tre anni. Le critiche per la sentenza “politica” in quanto principale oppositore di Erdogan.
Condannato in primo grado a quasi tre anni di carcere il sindaco di Istanbul per aver insultato un pubblico ufficiale nel 2019. Ekrem Imamoglu, il sindaco di Istanbul è uno degli oppositori più popolari di Erdogan. Il legale di Imamoglu spiega che la sentenza non è definitiva e sarà posta al vaglio della Cassazione, se verrà confermata dovrà dimettersi dalla carica di sindaco.
I fatti di cui è accusato risalgono al 2019 quando aveva chiamato “schiocchi” membri della commissione elettorale suprema per aver annullato le elezioni di Istanbul. Il Consiglio elettorale supremo di Turchia decise di tenere di nuovo le elezioni per irregolarità. Imamoglu vinse entrambe le volte sul candidato del partito di Erdogan.
Sentenza emessa per finalità politiche
Il sindaco di Istanbul è considerato da molti il potenziale sfidante del presidente Erdogan alle elezioni nazionali che si terranno in Turchia tra tre mesi. Per questo, si pensa, sia stato escluso dalla vita politica. Prima della sentenza aveva dichiarato in tv che sarebbe stata l’ultima candidatura di Erdogan perché “destinato a perdere”.
“Faremo in modo che chi ha cercato di condannarci se ne pentirà alle urne”, ha detto il sindaco dopo la condanna. “Questa decisione è la prova che non c’è più giustizia in Turchia”. I suoi sostenitori si sono raccolti in centinaia davanti all’edificio. “Non mi fanno paura e non mi arrendo”, ha aggiunto parlando di “schiaffo alla democrazia”. Nel frattempo la folla chiede “legge, giustizia e diritti umani” e si schiera dalla parte del sindaco dicendo che ad essere condannato è il sistema giustizia e l’intera città di Istanbul.
Imamoglu sostiene che il verdetto sia stato emesso per finalità politiche, essendo lui il principale avversario che potrebbe vincere su Erdogan alle imminenti elezioni presidenziali.
