La revisione del Pil 2021-2023 apporta quasi 100 miliardi in più nei conti economici italiani. Come cambiano i dati.
La revisione dei conti economici nazionali effettuata dall’Istat ha apportato significative modifiche ai dati sul prodotto interno lordo (Pil) italiano per gli anni 2021-2023. Secondo l’Istat, il Pil nominale del 2021 è stato rivisto al rialzo di circa 21 miliardi di euro, mentre per il 2022 e il 2023 gli incrementi sono stati rispettivamente di 34 e 43 miliardi di euro. Questi aggiornamenti riflettono un miglioramento complessivo del quadro economico nazionale, ma anche una riduzione delle precedenti stime di crescita per il 2023.
Nel 2023, il Pil in volume è cresciuto dello 0,7%, 0,2 punti percentuali in meno rispetto alla stima di marzo. Questo dato, pur rappresentando una crescita, evidenzia un rallentamento rispetto alle previsioni precedenti. Nel 2022, invece, il Pil in volume ha segnato un aumento del 4,7%, con un miglioramento di 0,7 punti percentuali rispetto alle stime iniziali, mentre nel 2021 la crescita è stata dell’8,9%, con una revisione di +0,6 punti percentuali.
Le implicazioni della revisione
Le modifiche apportate ai dati del Pil hanno conseguenze dirette sui principali indicatori economici, tra cui deficit, debito e pressione fiscale. Nel 2023, il deficit italiano in rapporto al Pil è sceso al 7,2%, migliorando rispetto alla stima precedente del 7,4%. Questo miglioramento è parzialmente attribuibile alla crescita delle entrate fiscali e contributive (+6,0%), che, sebbene in aumento, sono risultate inferiori rispetto alla crescita del Pil a prezzi correnti (+6,6%).
La pressione fiscale in Italia è scesa al 41,5% nel 2023, rispetto al 41,7% dell’anno precedente. Anche il rapporto tra debito pubblico e prodotto interno lordo ha visto un miglioramento, scendendo al 134,6%, rispetto alla precedente stima del 137,3%. Questi dati suggeriscono un miglioramento della sostenibilità dei conti pubblici, grazie anche all’effetto delle revisioni del Pil.
Un Pil superiore ai livelli pre-crisi
Con la revisione, il Pil in volume del 2023 ha superato, per la prima volta, il massimo raggiunto prima della crisi finanziaria del 2008, un risultato significativo per l’economia italiana. Il Pil ai prezzi di mercato è stato rivisto al rialzo di 42,6 miliardi di euro rispetto alla stima di marzo scorso, attestandosi a 2.128 miliardi di euro. Questi aggiustamenti indicano che l’economia italiana ha recuperato terreno in modo più robusto di quanto inizialmente stimato.
La revisione dei dati rappresenta un’opportunità per una lettura più accurata della performance economica del Paese, fornendo un quadro aggiornato delle finanze pubbliche italiane e delle dinamiche di crescita a lungo termine.