I dati Istat sulla produzione industriale: brusca frenata nel quarto trimestre del 2019, quando “si stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale diminuisca del 2,7% rispetto a novembre”.
Sono negativi i dati del quarto trimestre del 2019 sulla produzione industriale. Il brusco calo registrato dall’Istat va ad aggiungersi a quelli del secondo e del terzo trimestre.
Istat, dati del quarto trimestre 2019 sulla produzione industriale
Per quanto riguarda il quarto trimestre del 2019, i dati Istat sulla produzione industriale è scesa in termini congiunturali dell’1,4%del 4,3% su base annua.
“A dicembre 2019 si stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale diminuisca del 2,7% rispetto a novembre, mentre per l’indice corretto per gli effetti di calendario si stima una flessione, in termini tendenziali, del 4,3%. I giorni lavorativi sono stati 20 contro i 19 di dicembre 2018.
Nel complesso del quarto trimestre il livello della produzione registra una flessione dell’1,4% rispetto ai tre mesi precedenti.
L’indice destagionalizzato mensile mostra marcate diminuzioni congiunturali in tutti i comparti; pertanto variazioni negative segnano i beni intermedi (-2,8%), l’energia e i beni di consumo (-2,5% per entrambi i raggruppamenti) e i beni strumentali (-2,3%)”.
Italia in recessione
Il quadro completo, stando agli standard del Pil, è quello di un’Italia in recessione per quanto riguarda la produzione industriale, che ha fatto registrare tre risultati negati: nel secondo, nel terzo e nel quarto trimestre dell’anno da poco concluso.
Il lavoro del governo per rilanciare la produzione industriale
Inevitabilmente il governo dovrà procedere con una attenta analisi dei dati Istat sulla produzione industriale. L’Italia ha fatto registrare un deciso passo indietro e non può permettersene altri. I presupposti non sono dei migliori alla luce dei possibili effetti del coronavirus e alla luce di un rapporto non propriamente disteso tra l’Europa e gli Stati Uniti, che continuano a minacciare dazi sui prodotti del Vecchio Continente.
Va detto che altri paesi europei non se la passano meglio, anzi. Sono fortemente negativi anche i dati della Germania, che ha vissuto un vero e proprio tracollo.