Istat, aumenta il numero dei disoccupati, il tasso torna sale al 7,8 per cento. In aumento il numero delle persone in cerca di un lavoro.
L’Istat fa il punto sulla disoccupazione nel mese di maggio evidenziando come dal mese di febbraio il livello di occupazione è diminuito di oltre mezzo milione di unità.Il dato è evidentemente frutto dell’emergenza coronavirus e del lockdown. Risale inevitabilmente il tasso di disoccupazione che arriva al 7,8%.
Istat, il dato (provvisorio) su occupati e disoccupati
Nella stima provvisoria sul livello di occupazione e disoccupazione nel mese di maggio. l’Istat segnala una nuova diminuzione del -0,4% su base mensile. La flessione è decisamente più consistente in rapporto al mese di maggio del 2019. La crisi del lavoro continua ad interessare principalmente le donne.
“Rispetto al mese di aprile 2020, a maggio continua – a ritmo meno sostenuto – la diminuzione dell’occupazione e torna a crescere il numero di persone in cerca di lavoro, a fronte di un marcato calo dell’inattività. Dopo due mesi di decisa diminuzione, aumenta anche il numero di ore lavorate pro capite.
La diminuzione dell’occupazione su base mensile (-0,4% pari a -84mila unità) coinvolge soprattutto le donne (-0,7% contro ¬ 0,1% degli uomini, pari rispettivamente a -65mila e -19mila), i dipendenti (-0,5% pari a -90mila) e gli under50 mentre aumentano leggermente gli occupati indipendenti e gli ultracinquantenni. Nel complesso il tasso di occupazione scende al 57,6% (-0,2 punti percentuali)”, recita la nota dell’Istat.
In aumento il numero delle persone in cerca di lavoro
Dalla fine del lockdown in Italia si registra un aumento delle persone che sono tornate a cercare un lavoro.
“L’aumento delle persone in cerca di lavoro (+18,9% pari a +307mila unità) si rileva maggiormente tra le donne (+31,3%, pari a +227mila unità) rispetto agli uomini (+8,8%, pari a +80mila) e coinvolge tutte le classi di età. Il tasso di disoccupazione risale al 7,8% (+1,2 punti) e, tra i giovani, al 23,5% (+2,0 punti).
Generalizzata anche la diminuzione del numero di inattivi (-1,6%, pari a -229mila unità): -1,7% tra le donne (pari a -158mila unità) e -1,3% tra gli uomini (pari a -71mila), con conseguente calo del tasso di inattività che si attesta al 37,3% (-0,6 punti)”, prosegue la nota.
Di seguito la nota dell’Istat.
Confindustria, tracollo della produzione industriale nel secondo semestre
Ai dati dell’Istat si aggiungono quelli di Confindustria che nel secondo trimestre del 2020 registra un calo del 21,6% della produzione industriale. Un tracollo causato ovviamente dal lockdown imposto dal governo per fronteggiare l’emergenza sanitaria.