Istat, fatturato dell’industria in calo. Acea, crollo delle immatricolazioni auto

Istat, fatturato dell’industria in calo. Acea, crollo delle immatricolazioni auto

Acea, immatricolazioni auto in calo in Europa Occidentale. Istat, il punto sul fatturato dell’industria.

I dati dell’Acea, l’associazione del costruttori europei, conferma il momento negativo del mercato dell’auto. Nel mese di maggio, nell’Europa occidentale, si sono registrate 623.812 immatricolazioni. Un calo del 56.8% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente – quindi 2019 – quando le immatricolazioni erano state 1.444.173

Acea, crollano le immatricolazioni auto nell’Europa Occidentale

Secondo i dati dell’Acea, a pagare il conto più salato è il Regno Unito, che fa registrare un -89%. La Spagna registra un -72%, mentre in Francia le immatricolazioni sono calate del cinquanta per cento circa. Al quarto posto troviamo l’Italia (-49.6%). Appaiata la Germania, che registra un -49.5%.

La situazione Fca

Per quanto riguarda Fca, nel mese di maggio in Europa Occidentale ha immatricolato 44.099 vicoli, con un calo del 56.6% rispetto allo stesso mese del 2019. Sul lungo periodo, analizzando quindi i dati disponibili da gnnaio, il calo è quasi del cinquanta per cento (49.9%)

Fonte foto: https://www.facebook.com/pg/FCA-Fiat-Chrysler-group

Istat, il rapporto sull’industria

Per quanto riguarda l’Italia, la situazione è drammatica per tutto il mondo dell’industria, messo in ginocchio dall’emergenza coronavirus. Calano in maniera significativa ordinativi e fatturato.

Secondo i dati Istat, nel mese di aprile si è registrato un calo degli ordinativi del 32.2% in termini congiunturali

Ad aprile si stima che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, diminuisca del 29,4% rispetto al mese di marzo e del 23,9% nella media degli ultimi tre mesi rispetto a quella dei tre mesi precedenti.

“Ad aprile si stima che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, diminuisca del 29,4% rispetto al mese di marzo e del 23,9% nella media degli ultimi tre mesi rispetto a quella dei tre mesi precedenti.

Ancora più ampio il calo degli ordinativi che, in termini congiunturali, registrano una flessione del 32,2% su base mensile e del 27,7% su base trimestrale“, recita il rapporto Istat.