I dati Istat aggiornano il paniere dei consumi per il 2024, introducendo nuovi prodotti e servizi: se ne contano 1.915.
Nel paniere del 2024 – utilizzato dall’Istat per il calcolo degli indici dei prezzi – i prodotti elementari aumentano a 1.915, rispetto ai 1.885 del 2023, riflettendo l’evoluzione dei consumi delle famiglie italiane. Questi prodotti vengono raggruppati in 1.045 categorie, a loro volta raccolte in 425 aggregati.
Cosa c’è nel paniere del 2024?
Mentre nel 2023 è stato registrato un calo dell‘inflazione, che è passata da 8,7% del 2022 allo 0,5% di dicembre, a gennaio l’indice nazionale dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,3% su base mensile e dello 0,8% su base annua. Ma cosa c’è oggi nel nuovo paniere?
Tra i prodotti più rappresentativi dell’evoluzione dei consumi delle famiglie che entrano nel paniere 2024, vi sono l’apparecchio per deumidificazione e purificazione dell’aria, la lampadina smart e il pasto “all you can eat”.
Tra quelli che rappresentano consumi consolidati, rientrano invece la piastra per capelli, il rasoio elettrico, lo scaldaletto elettrico e alcuni corsi ricreativi e sportivi, come tennis o padel, acquagym, calcio e calcetto. Per gli alimenti, entrano anche l‘uva Vittoria e la mela Kanzi.
Cambiamenti nel peso dei comparti
Per tenere conto delle dinamiche dei prezzi dei prodotti energetici delle famiglie in transizione dal mercato tutelato al mercato libero, l’Istat ha adeguato la modalità di calcolo dell’indice dei beni energetici.
L’incidenza dei beni energetici sale da 10,09% nel 2023 a 10,53%. Aumenta inoltre il “peso” dei comparti servizi ricettivi e di ristorazione (+1,1 punti percentuali), trasporti (+0,6 p.p.) e altri beni e servizi (+0,4 p.p.). Al contrario, si riduce il comparto di mobili, articoli e servizi per la casa (-0,8), abitazione, acqua, elettricità.
L’Istat ha pubblicato inoltre il paniere storico dei prezzi, che parte dal 1928. si tratta di un database che permette di ripercorrere la storia dei consumi degli italiani: nel decennio 1928-1938 si trovano per esempio prodotti di cui si conserva solo il ricordo, come l’inchiostro nero per scuole, i pennini e l’olio di ricino.