Istat, incertezze sull’Italia: produzione industriale in calo a novembre

Istat, incertezze sull’Italia: produzione industriale in calo a novembre

Nonostante un miglioramento della fiducia di famiglie e imprese, l’Italia affronta incertezze economiche: manovra sotto esame.

Secondo i dati Istat inerenti alla fine del 2023, è stato registrato un miglioramento della fiducia di famiglie e imprese in Italia: un dato che si riflette nei livelli di fiducia che si avvicinano a quelli registrati a luglio 2023. Tuttavia, le prospettive economiche internazionali rimangano molto incerte, ma resta sotto l’attenzione della Commissione europea soprattutto la Manovra italiana, che pare non essere pienamente in linea con i requisiti previsti.

La Manovra in Italia secondo l’Ue

La manovra economica italiana per il 2024 resta sotto la lente di ingrandimento dell’Unione Europea. Il commissario europeo agli Affari economici, Paolo Gentiloni, ha dichiarato che la manovra non è pienamente in linea con i requisiti europei, unendosi ad altri otto Paesi in questa situazione.

Motivo per cui la Commissione ha chiesto agli Stati in questione di essere “pronti a intervenire sulle specifiche richieste riguardo ai conti pubblici. Nonostante le preoccupazioni, Gentiloni ha sottolineato che non vede “specifiche differenze dal lato italiano sulle regole fiscali”.

Il governo italiano, inoltre, ha sostenuto l’approccio generale del Consiglio Europeo sul nuovo Patto di Stabilità, ma rimane la questione del Mes (Meccanismo Europeo di Stabilità), che l’Italia ha sottoscritto ma non ancora approvato. Gentiloni ha espresso l’augurio che il problema si possa risolvere in futuro.

Produzione industriale e inflazione in calo

Secondo l’Istat, a novembre l’indice della produzione industriale in Italia ha registrato una flessione congiunturale più accentuata rispetto al mese precedente, con un calo diffuso a tutti i raggruppamenti principali di industrie.

Nel 2023, in media, l’inflazione misurata con l’indice dei prezzi al consumo armonizzato (IPCA) è calata a 5,9%, da 8,7% del 2022, toccando lo 0,5% a dicembre. Da ottobre, la crescita dei prezzi in Italia è stata inferiore a quella media dell’area dell’euro.

Il potere d’acquisto e il mercato del lavoro

Nonostante la caduta del quarto trimestre 2022, il potere d’acquisto delle famiglie italiane si è collocato su un sentiero di risalita, così come la propensione al risparmio, anche se rimane inferiore ai livelli pre-Covid. Le condizioni del mercato del lavoro restano solide, con un aumento degli occupati e una diminuzione dei disoccupati.