Istat, cresce la pressione fiscale. Diminuisce il potere d’acquisto delle famiglie

Istat, cresce la pressione fiscale. Diminuisce il potere d’acquisto delle famiglie

Il rapporto Istat su pressione fiscale potere di acquisto delle famiglie.

L’Istat rileva una crescita della pressione fiscale nel primo trimestre del 2020. Un aumento di 0.5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

La pressione fiscale è stata pari al 37,1%, in crescita di 0,5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente“, recita il rapporto dell’Istat

Istat, ‘Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è diminuito dell’1,6 per cento rispetto al trimestre precedente’

Rispetto al trimestre precedente, cala di un punto e mezzo percentuale circa (1.6) il reddito lordo disponibile delle famiglie. In calo anche il potere d’acquisto.

Sempre per quanto riguarda le famiglie, si registra anche un calo per quanto riguarda la spesa per consumi finali.

Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è diminuito dell’1,6% rispetto al trimestre precedente, mentre la spesa per consumi finali si è ridotta del 6,4%. La propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è stimata al 12,5%, in aumento di 4,6 punti percentuali rispetto al quarto trimestre 2019.

Il potere d’acquisto delle famiglie è diminuito rispetto al trimestre precedente dell’1,7%, a fronte di una sostanziale stabilità dei prezzi (+0,2% la variazione del deflatore implicito dei consumi delle famiglie rispetto al trimestre precedente)”, recita il rapporto Istat.

L’indebitamento netto delle AP in rapporto al PIL

Si segnala anche un crescita al 10.8% per quanto riguarda il rapporto deficit/Pil. Pesano ovviamente le entrate ridotte e l’aumento della spesa pubblica, con lo Stato che ha dovuto fronteggiare le spese straordinarie per la cassa integrazione, ad esempio.

“Nel primo trimestre 2020 l’indebitamento netto delle AP in rapporto al Pil è stato pari al 10,8% (7,1% nello stesso trimestre del 2019).

Il saldo corrente e il saldo primario delle AP sono risultati negativi, entrambi con un’incidenza sul Pil del -7,8% (rispettivamente, -4,1% e -4,2% nel primo trimestre del 2019)”.

Di seguito il testo integrale del rapporto Istat.