Il rapporto sulla dinamica demografica nel corso della pandemia a cura dell’Istat: “Come se fosse sparita una città grande quanto Firenze”
Nel suo rapporto sulla dinamica demografica nel corso della pandemia da Covid-19, l’Istat registra un minimo storico per quanto riguarda le nascite. Il dato è accompagnato, purtroppo da un nuovo massimo storico di decessi dal secondo Dopoguerra.
Istat, il rapporto sulla dinamica demografica nel corso della pandemia
Nel dettaglio, l’Istat registra alla fine del 2020 un calo di quasi il quattro per cento delle nascite. Per la precisione -3,8%. Quasi sedicimila in meno rispetto al 2019 che pure era stato un anno particolarmente complesso.
I decessi hanno fatto registrare un aumento del 17,6%, e il dato non sorprende alla luce della pandemia che ha travolto il nostro Paese con un impatto devastante.
Alla fine del 2020, evidenzia l’Istat, la popolazione residente risulta inferiore di 384.000 unità rispetto ai dati di inizio anno. È come fosse sparita una città delle dimensioni di Firenze, evidenzia l’Istituto.
La nota dell’Istat
“Al 31 dicembre 2020 la popolazione residente è inferiore di quasi 384 mila unità rispetto all’inizio dell’anno, come se fosse sparita una città grande quanto Firenze.
Gli effetti negativi prodotti dall’epidemia Covid-19 hanno amplificato la tendenza al declino di popolazione in atto dal 2015.
Nel 2020 si registra un nuovo minimo storico di nascite dall’unità d’Italia, un massimo storico di decessi dal secondo dopoguerra e una forte riduzione dei movimenti migratori.
Crolla il numero dei matrimoni celebrati: 96.687, -47,5% sul 2019 (-68,1% i matrimoni religiosi e -29% quelli con rito civile)”.
Di seguito il testo completo della nota dell’Istat.