Bonus Inps, il Garante della Privacy apre istruttoria

Bonus Inps, il Garante della Privacy apre istruttoria

Istruttoria Garante della Privacy sul bonus dell’Inps. Tridico in audizione alla Camera venerdì 14.

ROMA – E’ stata aperta l’istruttoria da parte del Garante della Privacy sul bonus dell’Inps. Nelle prossime ore l’Autorità potrebbe chiedere all’Istituto di Previdenza tutte le carte dei deputati e degli altri politici che hanno richiesto il beneficio destinato a tutti i possessori delle partite Iva.

Fari puntati sul comportamento dello stesso ente gestito da Pasquale Tridico e sul provvedimento del Governo. Atteso nei prossimi giorni un responso da parte del Garante con l’esecutivo ma anche lo stesso presidente dell’Inps che sono chiamati a superare uno scoglio importante.

Tridico in audizione alla Camera

Un altro passaggio decisivo di questa vicenda potrebbe essere venerdì 14 agosto 2020 quando il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, sarà ascoltato in audizione alla Camera. Molta attesa per le sue dichiarazioni che potrebbero spiegare molte cose sul caso.

In quello stesso giorno Montecitorio potrebbe avanzare la richiesta all’Istituto di Previdenza di chiedere i nomi dei parlamentari che hanno usufruito del beneficio. Privacy che è stata annullata dallo stesso Garante che ha ritenuto giusto far sapere l’identità delle persone che hanno utilizzato questi voucher.

Roma 09/09/2019 – Camera dei Deputati voto di fiducia al nuovo Governo / foto Samantha Zucchi/Insidefoto/Image nella foto: Camera dei Deputati

La nota del Garante della Privacy

Il Garante della Privacy ha ‘aperto’ alla possibilità di pubblicare i nomi delle persone coinvolte in questa vicenda: “La privacy – si legge nella nota citata da La Repubblicanon è d’ostacolo alla pubblicità dei dati relativi ai beneficiari del contributo laddove, come in questo caso, da ciò non possa evincersi, in particolare, una condizione di disagio economico-sociale dell’interessato“.

La Camera è al lavoro per inviare una prima richiesta ufficiale all’Inps che dovrà comunicare nel giro di pochi giorni i nomi dei deputati coinvolti in questa vicenda. Si tratta, secondo le ultime indiscrezioni, di due leghisti e uno del MoVimento 5 Stelle anche se non c’è nessuna conferma ufficiale.