Ita e Trenitalia lavorano all'ipotesi del biglietto unico
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Direttore: Alessandro Plateroti

Ita e Trenitalia lavorano all’ipotesi del biglietto unico

Treno Milano

Ita verso il decollo, intanto si parla con Trenitalia per dare forma all’ipotesi del biglietto unico. Altavilla: “Discussioni avviate”.

In vista del decollo di Ita, la compagnia aerea e Trenitalia lavorano al progetto del biglietto unico. Si tratta del biglietto che sarebbe valido per volare in aereo e per viaggiare in treno.

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Ita e Trenitalia, ipotesi biglietto unico per volare e viaggiare su ferro

L’ipotesi del biglietto unico ha dei contorni sicuramente concreti, almeno stando alle dichiarazioni di Alfredo Altavilla, Presidente esecutivo di Ita. In occasione del EY Digital Summit, Altavilla ha fatto sapere di aver avviato le discussioni con Luigi Ferraris, ossia con l’Amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, per la creazione del biglietto unico.

Per Altavilla si tratta di un progetto ambizioso in grado di aggiungere valore all’offerta di Ita e a quella di Ferrovie dello Stato, che sarebbero così in grado di offrire un servizio che le compagnie aeree low cost non potrebbero mai arrivare ad offrire.

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I problemi pratici: i collegamenti con i principali aeroporti

Il progetto è promettente ma bisogna fare i conti con i problemi logistici. Uno su tutti, il problema dei collegamenti. Per dare un senso a questo progetto si dovrebbero portare i binari dei treni ad alta velocità nei pressi degli aeroporti principali raggiunti da Ita e dai treni ad alta velocità. Due su tutti, Roma e Milano. In realtà al momento è difficile fare ipotesi pratiche su quello che potrebbe essere il progetto, evidentemente ancora in una fase embrionale.

Ita, decollo confermato per il 15 ottobre

Per quanto riguarda la data del decollo di Ita, nonostante la questione ancora aperta della cessione del marchio, al momento resta confermata quella del 15 ottobre. Dai vertici di Ita non traspare preoccupazione per la vicenda della cessione del marchio. In molti davano per scontato che la prima fase dell’asta, quella con un prezzo base fissato a 290 milioni di euro, andasse a vuoto. E così è stato. La sensazione è che la questione possa concludersi già nella seconda fase, quando si potranno presentare offerte di valore inferiore rispetto ai 290 milioni di euro di cui sopra.

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ultimo aggiornamento: 7 Ottobre 2021 15:49

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