La produzione di carne sintetica si è espansa negli Stati Uniti e sta prendendo piede anche in Europa. L’Italia si dice fermamente contraria.
Negli Stati Uniti la carne sintetica sta diventando una realtà. Numerose aziende si stanno occupando della creazione di carni ottenute da cellule animali. In questo senso, anche l’Europa sta seguendo il trend degli Stati Uniti. Da parte sua, l’Italia si schiera fortemente contro la produzione di carne sintetica.
Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha espresso il suo parere dichiarandosi fortemente contraria a questa pratica. “Il governo è contrario al cibo artificiale”. Ciò è stato “dimostrato dalla presidente Giorgia Meloni che ha espresso la sua contrarietà formalmente”, spiegano dal governo.
Nonostante la scoperta scientifica che permette di clonare la carne utilizzando cellule animali sia un vero e proprio passo avanti, alcuni Paesi come l’Italia si rifiutano di far finire nelle tavole degli italiani una carne ottenuta con questa procedura.
Difatti, la parola “sintetico” ha una connotazione fortemente negativa al giorno d’oggi. Essendo un prodotto artificiale, la salubrità della carne sintetica suscita parecchi dubbi nei consumatori. D’altra parte, gran parte della carne che consumiamo a livello europeo è ottenuta per il 95% da allevamenti intensivi.
Per produrre a ritmi industriali, gli allevamenti utilizzano su larga scala dei farmaci in grado di far raddoppiare – se non triplicare – il volume degli animali nel giro di poco tempo, cresciuti talvolta in condizioni igieniche non ottimali. Nonostante ciò, spesso decidiamo comunque di cibarci di questo alimento che risulta essere per certi versi contaminato.
Come viene prodotta?
La carne sintetica avviene con un processo di coltivazione cellulare operata in laboratorio su cellule animali staminali (toti- o multi-potenti). Si tratta, nella fattispecie, di cellule che possono generare una grande varietà di tessuti animali nel momento in cui vengono “condizionate” nella giusta maniera.