Luciano Spalletti si è dimesso da ct della Nazionale. Dopo la sconfitta con la Norvegia, Gravina aveva lasciato tutto in sospeso.
La Nazionale italiana si trova nuovamente davanti a un bivio. Dopo mesi di risultati altalenanti, culminati con una pesante sconfitta in Norvegia, il rapporto tra Luciano Spalletti e la Federazione ha subito una rottura definitiva. Le critiche pubbliche, le riflessioni interne e la pressione dell’ambiente hanno portato alla scelta finale: il ct non guiderà più gli Azzurri.
Il momento chiave è stato il confronto con il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, che ha comunicato a Spalletti la fine del suo incarico. Le parole del tecnico, rilasciate in conferenza stampa, non lasciano dubbi:
“Ho incontrato il presidente e ci siamo confrontati molto, lì ha comunicato di avermi sollevato dall’incarico. Io non avrei mai voluto lasciare questo posto, non era mia intenzione. C’è l’esonero e ne prendo atto, così come dei risultati che ci sono stati e me ne assumo la responsabilità. Firmerò la risoluzione consensuale dopo la partita contro la Moldavia.”

Una riflessione profonda
Spalletti ha voluto chiarire che la decisione non è stata sua, ma accetta quanto accaduto con responsabilità:
“Con Gravina ho un buonissimo rapporto e ne devo prendere atto. Qualche risultato negativo è venuto fuori ed è giusto cercare il meglio tutti insieme. Farò la risoluzione del contratto, domani sera sarò in panchina e riscuoterò fino a domani sera. Da dopodomani non riscuoterò più.”
Il tecnico toscano ha anche ammesso con sincerità il suo fallimento personale:
“Sono deluso da me stesso per i risultati che abbiamo fatto, ho creato dei problemi a tutto il movimento ed ero convinto di poter ottenere risultati migliori.”
Le ultime parole da ct
Spalletti ha analizzato anche i rapporti interni allo spogliatoio e il livello di gioco espresso dalla squadra:
“Non lo so, ero convinto che non sarebbe stata una passeggiata ma saremmo comunque arrivati ai Mondiali. Una sconfitta in più o in meno non fa crollare le certezze… Non abbiamo raggiunto il livello di gioco che volevo raggiungere.”
Sul rapporto con i giocatori:
“Mi farebbe piacere sapere qualcosa se qualcuno ha raccontato qualcosa per telefono ai giornalisti… Per quello che è il mio carattere ho lisciato anche troppo, sono andato sempre verso gli abbracci e il comprendere tante cose.”
E così si chiude un capitolo. Luciano Spalletti, sollevato ufficialmente dall’incarico, sarà ancora in panchina per la partita contro la Moldavia, poi firmerà la risoluzione consensuale. La Nazionale è pronta a ripartire, con un futuro da ricostruire e un’eredità complessa da gestire.
Ad oggi il tecnico favorito è Pioli.