Dietro le dimissioni di Roberto Mancini: le verità mai rivelate, scandalo e polemiche per l’ex CT dell’Italia.
Italia, Roberto Mancini, l’oramai ex commissario tecnico della Nazionale Italiana, ha finalmente deciso di rivelare la verità dietro le sue recenti dimissioni. Attraverso interviste rilasciate a sei testate giornalistiche, il tecnico ha fornito un quadro chiaro e dettagliato delle sue motivazioni.
La principale causa del suo allontanamento sembrerebbe risiedere nelle tensioni crescenti con il presidente Gravina. “Mi serviva tranquillità, Gravina non me l’ha garantita. Dopo le critiche incessanti, mi sono sentito tradito e ho deciso di dimettermi“, dichiara Mancini. Il tecnico sottolinea la difficoltà vissuta nel vedere modificare il proprio staff senza il suo consenso, evidenziando come un simile intervento da parte di un presidente sia inusuale e inaccettabile.
Futuro in Arabia?
Mancini ribadisce l’assenza di qualsiasi contrasto con figure come Buffon e Bonucci, smentendo voci e chiacchiere. Descrive il suo addio non come un atto di tradimento, ma come “un gesto d’amore” per il calcio, frutto di una riflessione durata mesi.
In un contesto di tensioni e malintesi, l’ex CT ha avuto il coraggio di rimanere in carica anche dopo la mancata qualificazione al Mondiale. Riguardo alla tempistica delle dimissioni, Mancini chiarisce: “Mi sono dimesso 25 giorni prima della prossima gara, dimostrando correttezza“.
Tuttavia, l’assenza di segnali di fiducia da Gravina ha peggiorato la situazione. Mancini si riferisce, in particolare, alla clausola di esonero non rimossa malgrado le sue esplicite richieste, una mossa che ha contribuito al suo addio.
Sebbene ci siano voci riguardo a un possibile futuro in Arabia per Mancini, egli afferma di voler prendersi del tempo prima di prendere qualsiasi decisione.
Chiudendo con parole toccanti, Mancini esprime il suo dispiacere per le circostanze: “È triste leggere cose ingiuste su di me. Mi sono sempre dato per il calcio e questo è il rispetto che ricevo in cambio.“