Dopo il forfait di Ranieri e l’esclusione di Pioli, la Figc ha 48 ore per scegliere il nuovo ct: in pole position De Rossi e Gattuso.
Il dopo Spalletti ha due nomi, Gattuso e De Rossi. Nel fervore delle scelte federali, il termine “normalizzatore” si rincorre tra corridoi e riunioni in Figc e nelle redazioni dei giornali sportivi. Dopo il rifiuto dell’ipotesi Pioli – rientrato nel giro del possibile nuovo tecnico della Fiorentina – e il colpo di scena legato al no di Claudio Ranieri, i vertici federali si trovano di fronte a una scadenza che non consente indugi: 48 ore per individuare il prossimo commissario tecnico della Nazional e italiana.
La fase preliminare della ricerca ha escluso nomi che all’inizio sembravano promettenti: Pioli scelto, Ranieri scartato. Professionisti dal calibro indiscutibile sono già impegnati in club di prima fascia – basta pensare ad Ancelotti e Allegri, irrimediabilmente attratti da campionati esteri o sfide di livello europeo. Il veto non ufficiale su Mancini, per motivi personali con il presidente federale, ha ulteriormente ristretto il campo a due opzioni di alto profilo ma anche delicate: Daniele De Rossi e Rino Gattuso.

Pianificazione e blend tra esperienza e innovazione
Il primo profilo, quello di De Rossi, punta sul concetto di continuità: ex bandiera della Roma e parte dello staff del ct vincente agli Europei del 2021, porta nel curriculum competenze tattiche affinate sul campo, unita alla capacità di lavoro con i giovani. La sua nomina avrebbe un appeal educativo, da “allenatore-formativo”, in grado di trasmettere senso di appartenenza e cultura del sacrificio.
Il ritorno del guerriero: Gattuso in pole
Il secondo candidato, Gattuso, è già un volto noto della panchina internazionale: è stato protagonista con il Milan, titolare anche in azioni coraggiose a Napoli e Viña del Mar. Conosce la pressione, ha personalità e senso di gruppo (“grinta” è la parola che più di tutte lo descrive). A suo favore giocano la determinazione e l’esperienza, anche se le precedenti avventure lo hanno visto un professionista dalla gestione intensa, a volte al limite della rottura.
L’analisi della Figc punta a un profilo moderato, un equilibratore capace di traghettare la Nazionale fuori da una fase di transizione e rilanciarla verso gli obiettivi futuri. Abbiamo visto un processo di decantatura, filtraggio, valutazione, ora la decisione si avvicina e la posta in gioco è alta: servono stabilità, visione, carisma.
Dopo un giro di consultazioni e ponderate riflessioni, la Figc ha deciso: il nuovo ct sarà uno tra De Rossi e Gattuso, con una scelta finale che sarà ufficializzata nelle prossime 48 ore. Sarà l’uno o l’altro a guidare la Nazionale nel prossimo ciclo: la scelta verrà svelata tra domani e dopodomani, a testimonianza della volontà federale di concludere il rebus in tempi rapidissimi. Il favorito numero uno al momento è Gattuso.