Italia: al Nord si lavora 2 mesi in più all'anno rispetto al Sud
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Direttore: Alessandro Plateroti

Italia: al Nord si lavora 2 mesi in più all’anno rispetto al Sud

Team di colleghi, lavoro

Rispetto al Nord, i lavoratori del Sud lavorano di meno percependo anche uno stipendio inferiore: ma da cosa è dovuto tutto ciò?

Dai dati emersi della Cgia di Mestre, nel settore privato, al Nord si lavora mediamente quasi 2 mesi in più all’anno rispetto al Sud. E di conseguenza, i lavoratori settentrionali percepiscono stipendi maggiori del 34% rispetto al Meridione. Andiamo a scoprire da cosa dipende questo divario che divide l’Italia.

Team di colleghi, lavoro
Team di colleghi, lavoro

Al Nord si lavora 2 mesi in più rispetto al Sud

Stando ai dati della Cgia di Mestre, relativi al 2021, scopriamo che al Settentrione si lavora due mesi in più all’anno rispetto ai colleghi meridionali. Mentre il numero medio delle giornate retribuite al Nord è stato pari a 247, al Sud invece è di 211. Quindi, un operaio del Nord Italia lavora mediamente 36 giorni in più all’anno rispetto a un collega del Sud Italia.

La Provincia italiana dove si lavora di più è Lecco con 259,5 giorni. Di seguito troviamo poi: Vicenza (258,2), Treviso (256,9), Lodi (256,7), Pordenone (256 giorni), Bergamo (255,6 giorni), Padova (255,4), Cremona (254,8 giorni), Reggio Emilia (254,1 giorni) e Modena (252,2 giorni).

Lavoro, stipendi più alti del 34% al Nord

Non è una novità che al Nord gli stipendi sono mediamente più alti di quelli del Sud, motivo per cui molti cervelli continuano a fuggire dalla propria terra in cerca di ricchezza. Infatti, lo stipendio e il salario minimo giornaliero al Nord risulta più elevato: quest’ultimo al Nord si attesta attorno ai 100 euro mentre al Sud si ferma a 75 euro.

Secondo i dati rilevati, i lavoratori del Nord ottengono anche stipendi più elevati di circa il 34% in più rispetto ai colleghi del Mezzogiorno. Nel 2021, la retribuzione media più elevata registrata in Italia riguardava i lavoratori della provincia di Milano (124 euro): tuttavia, c’è da dire che nel capoluogo lombardo anche la vita costa di più rispetto ad altre città italiane.

In classifica troviamo poi gli stipendi di: Bolzano (104,8 euro), Parma (103,8 euro), Bologna (103,4 euro), Modena (102 euro), Roma (101,3 euro), Reggio Emilia (100,6 euro), Genova (99,8 euro), Trieste (99,4 euro) e Torino (98,5 euro). 

Gli stipendi più bassi invece si registrano nelle città del meridione, soprattutto a: Trapani (67,1 euro), Cosenza (66,8 euro), Vibo Valentia (66,7 euro) e, infine, a Ragusa (66,5 euro).

Nel Sud Italia si lavora meno: perché?

Se al Nord si lavora più giorni all’anno rispetto che al Sud, lo dobbiamo alla percentuale di lavoro “nero” o sommerso che non rende facile definire con certezza quante sono state effettivamente le giornate lavorative svolte durante l’anno.

C’è da dire anche che “nel Meridione c’è poca industria, soprattutto hig-tech, e una limitata concentrazione di attività bancarie, finanziarie e assicurative”, come spiega la Cgia. poi si va a contare anche il numero di precari, molti lavoratori intermittenti, soprattutto nei servizi, e tantissimi stagionali legati al mondo del turismo”.

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ultimo aggiornamento: 31 Luglio 2023 15:59

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