Italia, perdere conviene (?) ma il biscotto non è contemplato

Italia, perdere conviene (?) ma il biscotto non è contemplato

Perdendo contro il Galles, l’Italia finirebbe nella parte del tabellone teoricamente più facile di Euro 2020: Mancini non fa, però, calcoli.

Paradossale, ma vero. In caso di vittoria o pareggio l’Italia entrerebbe nel parte di tabellone sulla carta più complicata: il 26 giugno, affronterebbe a Londra una tra Ucraina o Austria, preferibilmente i secondi dei discepoli di Sheva (e di Tassotti, il suo uomo in seconda). Superando l’ostacolo, sul proprio cammino gli azzurri rischierebbero di incontrare a Monaco il Belgio di De Bruyne e Lukaku (primo nel ranking mondiale della Fifa), sinora a punteggio pieno. 

Italia: il biscotto non è contemplato

In semifinale ci sarebbe, invece, l’ipotesi della Francia campione del mondo in carica, anche se è bene sottolineare come si ragioni nel campo delle ipotesi poiché tante delle gare vanno tuttora disputate. Insomma, facciamo i conti senza l’oste, il che non è mai cosa buona. Di sicuro sarebbe un viaggio infernale, sebbene il coraggio sia connaturato nei nostri connazionali.

IM Stadio Olimpico Europa League

Il k.o. contro l’undici guidato da Gareth Bale e Aaron Ramsey verrebbe più comodo. Almeno in via ipotetica. Il secondo posto nel girone condurrebbe l’Italia ad Amsterdam, nella parte opposta del tabellone tennistico, in cui le toccherebbe sfidare la seconda del gruppo B, vale a dire la Russia oppure una tra Finlandia e Danimarca, senza Eriksen.

Negli eventuali quarti a Baku, in Azerbaigian, gli uomini di Roberto Mancini potrebbero incrociare l’Olanda, in forma ma meno quotata del Belgio, oppure la Germania, per la rivincita del 2016. Poi figurerebbe una tra Inghilterra, Francia oppure Portogallo. Da tali constatazioni il primo pensiero sarebbe di lasciare campo libero ai gallesi. Il c.t. però non intende azzardare certi calcoli. Perché nella squadra ha inculcato il pensiero fisso della vittoria, perché desidera mantenere il passo e perché è sempre meglio non inimicarsi il destino.

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