Guerra in Ucraina e sanzioni alla Russia, l’Italia dichiara lo stato di pre-allarme per le forniture di gas. Cosa significa.
Il Ministero della Transizione Ecologica ha dichiarato per l’Italia, in via cautelativa, lo stato di pre-allarme per le forniture di gas. Si tratta, come detto, di una misura precauzionale considerata inevitabile alla luce della guerra in Ucraina e delle sanzioni comminate alla Russia. Ma cosa significa esattamente?
Italia in stato di pre-allarme per le forniture di gas: cosa significa
Lo stato di pre-allarme è la prima fase di una scala di gravità a tre step. Dal punto di vista pratico, allo stato attuale delle cose, lo stato di pre-allarme non ha ripercussioni sulla popolazione. Si tratta infatti di una misura che prevede una attenta attività di vigilanza. Con lo stato di pre-allarme si attiva una rete di monitoraggio degli eventi, dei mercati, delle forniture e dei consumi. Per la popolazione e in generale per i consumatori non ci sono quindi conseguenze.
La strategia dell’Italia
Come detto, si tratta di una misura precauzionale considerata inevitabile alla luce degli eventi. La guerra in Ucraina e le sanzioni alla Russia hanno e avranno conseguenze di rilievo anche nel settore energetico. Per questo motivo l’Italia monitora la situazione con particolare attenzione, valuta la riapertura delle centrali a carbone e studia una strategia alternativa per importare gas.
E non è un caso che nella giornata del 28 febbraio il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, si sia recato ad Algeri per valutare le possibilità di un potenziamento delle relazioni tra le parti. Lo scopo a medio-lungo termine è quello di rendere l’Italia indipendente o almeno meno dipendente dalla Russia. Nell’immediato si devono fare i conti con i problemi legati alla strettissima dipendenza da Mosca almeno per quanto riguarda le forniture di gas, quindi si monitora la situazione con lo stato di pre-allarme e si cercano soluzioni alternative immediate, come ad esempio le centrali a carbone.