Molti italiani che avevano comprato casa a Londra stanno vendendo gli immobili a causa degli effetti della Brexit.
Uno degli effetti della Brexit è una tassa in più sugli immobili nel Regno Unito. Dal 2021 sugli immobili nel Regno Unito di proprietà di persone residenti in Italia si paga una Imu monstre, la Ivie. Questa vale lo 0,76% però dopo l’uscita di Uk dalla Ue si calcola su una base imponibile più ampia. Ora la tassa da che constava di poche centinaia di euro all’anno, pesa in media 10mila euro su un immobile da 1 milione di sterline.
Per molto tempo comprare una casa a Londra è stato un buon investimento per molti italiani perché rendeva molto e tasso zero. Ma oggi tutti coloro che avevano investito stanno vendendo di nuovo gli immobili nella capitale. L’Ivie è salita a prezzi esorbitanti, a questo si aggiungono le tasse locali, le spese di condominio e la tassa di successione: la inheritance tax è al 40 per cento.
La super Imu che fa scappare gli italiani
Se molti hanno già deciso di vendere gli immobili a Londra, altri stanno aspettando la dichiarazione dei redditi del 2021 per capire se questa tassa viene compensata dall’aumento degli affitti. Ma ci si aspetta che tutti lascino la capitale, soprattutto chi ha investito in immobili piccoli ancor più penalizzati dalla tassa Ivie. Da Italia Viva arriva la richiesta di rimodulare l’Ivie e per molti esperti questa sorta di Imu è una patrimoniale mascherata.
Nelle statistiche del Mef sulle dichiarazioni 2021, sono 104mila italiani che hanno dichiarato immobili all’estero. Ma ora i dati mostreranno un netto calo. La causa di questo cambiamento è da imputare ala Brexit e alle regole catastali dal fatto che il Regno Unito non fa più parte dell’Unione europea.