Ius Scholae: programmi elettorali a confronto

Ius Scholae: programmi elettorali a confronto

In fatto di diritti, nella campagna elettorale per le elezioni del 25 settembre, si è parlato anche di Ius Scholae. I partiti sono divisi.

Un argomento su cui i partiti si dividono, con posizioni differenti anche all’interno di una stessa coalizione. Ecco cosa pensano in proposito le diverse forze politiche.

Il programma del Pd presenta l’introduzione dello Ius Scholae “per superare le ingiustificate discriminazioni che ancora oggi vediamo nelle classi italiane. Chi è figlio di genitori stranieri e studia in Italia diventa cittadino italiano”.

Pro anche Verdi e Sinistra Italiana, che desiderano però una legge che implichi anche lo Ius Soli “per restituire piena dignità ai tanti e alle tante cittadine che ‘da straniere/i’ contribuiscono alla ricchezza del nostro Paese”.

Elezioni

Gli altri partiti

+EUROPA – Il partito di Emma Bonino ha inserito nel programma una riforma della cittadinanza “che dia seguito alla Proposta di Legge sullo ‘Ius Scholae’, affinché sia garantito l’ottenimento della cittadinanza italiana ai minori che abbiano intrapreso un percorso scolastico in Italia”.

MOVIMENTO 5 STELLE – Il programma di Giuseppe Conte prevede l’approvazione dello Ius Scholae “per riconoscere la cittadinanza al minore straniero, che sia nato in Italia o vi abbia fatto ingresso, qualora abbia completato regolarmente uno o più cicli di studi”.

AZIONE E ITALIA VIVA – Il programma di Calenda e Renzi prevede lo “Ius Scholae (acquisizione di cittadinanza) per chi abbia frequentato per almeno 5 anni un percorso di formazione in Italia”. Inoltre, si ripropone di “concedere la cittadinanza a tutti gli studenti stranieri che hanno svolto e completato gli studi universitari in Italia”.

IMPEGNO CIVICO – La lista di Luigi Di Maio non ha inserito lo Ius Scholae nel suo programma, ma è comunque pro: “Una legge di civiltà, va fatta ora. Dobbiamo includere e non rendere invisibili tutti quei bambini e ragazzi che crescono in Italia”.