Il vice presidente dell’Inter, Javier Zanetti, non condivide la critica del ct azzurro Mancini: “Deve giocare chi merita, a prescindere alla nazionalità“.
Settimana di pausa per le Nazionali nel mondo del calcio. In Italia l’argomento del giorno riguarda il poco spazio concesso dalle grandi squadre agli italiani (giovani o meno). Un tema annoso, che torna ciclicamente a ogni cambio di commissario tecnico e che ieri è stato fortemente rilanciato da Roberto Mancini.
Al nuovo ct azzurro ha però risposto il vice presidente dell’Inter, Javier Zanetti, che ha voluto sottolineare un concetto a lui caro. Queste le sue parole, riportate dalla Gazzetta dello Sport: “Dopo la mancata qualificazione al Mondiale occorre fare un lavoro che possa far crescere i giovani italiani, e Mancini è certo la persona adatta per questo percorso. Ma in campionato, indipendentemente dalla nazionalità, penso che debba essere premiato il talento. In sostanza gioca chi è più bravo“.
La replica di Zanetti a Mancini: “In A gioca chi è bravo“
Niente discorsi nazionalistici, dunque, nel mondo del calcio. Zanetti vota per la meritocrazia, contro il parere di molti, tra cui anche il ministro dell’Interno Salvini, che in giornata è intervenuto nella questione per chiedere alle squadre di Serie A di far giocare più giocatori di nazionalità italiana.
Un discorso che non convince l’ex capitano dell’inter: “La nazionale italiana deve ripartire e per farlo naturalmente ha bisogno dei migliori giocatori giovani. Serve trovare il giusto mix. Siamo contenti, poi, se ci sono più giocatori italiani bravi che scendono in campo, perché questo valorizza il settore giovanile dei club e tutto quello che c’è dietro“.
Nazionale italiana e Nazionale argentina: le differenze
Zanetti fa quindi un confronto tra la situazione della Nazionale azzurra e di quella albiceleste: “L’Argentina, a differenza dell’Italia, si è qualificata per il Mondiale, ma purtroppo in Russia non ha fatto bene. E dopo quel Mondiale che abbiamo fatto occorre adesso avere un progetto a lungo termine e puntare sui giovani che rappresentano il futuro della nostra Nazionale. In Argentina la situazione dei talenti è diversa da quella dell’Italia, ma negli ultimi quattro anni la Nazionale ha cambiato quattro ct ed era quasi scritto che il Mondiale sarebbe finito come poi è finito“.
Nel video alcune immagini di Zanetti con la maglia dell’Inter: