Jet russi intercettati vicino alla Lettonia da caccia ungheresi. Mosca avverte: “Se abbattete i nostri velivoli è guerra”.
Dopo un aereo militare avvistato vicino all’Alaska, cinque jet russi sono stati intercettati da due Gripen ungheresi nei cieli vicino alla Lettonia, in un nuovo episodio di tensione tra Russia e Nato. Le dichiarazioni dell’ambasciatore russo in Francia, Alexey Meshkov, aumentano il clima di preoccupazione: “Se abbattete i nostri velivoli è guerra“.

Intercettati jet russi vicino alla Lettonia: Nato in stato d’allerta
Due Gripen ungheresi sono decollati dalla base di Siauliai, in Lituania, per intercettare cinque caccia russi che si stavano avvicinando allo spazio aereo della Lettonia. L’intercettazione, come riportato da L’Ansa è avvenuta il 25 settembre 2025 nel quadro delle operazioni Nato per la difesa dello spazio aereo dei Paesi baltici.
In precedenza, la Nato aveva riferito che l’attività si era svolta nei pressi dello spazio aereo danese, ma successivamente è stata confermata l’area baltica.
Mosca minaccia: “Se abbattete i nostri velivoli è guerra”
Intervistato da RTL France, aggiunge L’Ansa, l’ambasciatore russo in Francia, Alexey Meshkov, ha dichiarato: “Se la NATO abbattesse i jet russi che violano il suo spazio aereo, sarebbe guerra“. Ha poi aggiunto: “Sapete, ci sono molti aerei della NATO che violano lo spazio aereo russo, succede abbastanza spesso. Dopodiché, non vengono abbattuti“.
Ha anche affrontato le accuse relative alle recenti incursioni nei cieli europei, negando ogni coinvolgimento da parte della Russia: “Lo neghiamo. La Russia non fa questo, non gioca con nessuno”, ha dichiarato. Affermando inoltre che l’Occidente ha “ingannato” Mosca “in molte occasioni“.
In parallelo a questi episodi, aggiunge Sky News, il segretario generale della NATO, Mark Rutte, ha rilasciato delle accuse nei confronti del Cremlino. “E’ chiaro che Putin non e’ disposto a collaborare, e lo abbiamo visto l’altro ieri quando il presidente Trump, ha parlato di una tigre di carta“, ha dichiarato.
Il segretario generale aggiunge: “E per tutto il giorno di ieri, il Cremlino ha detto: ‘No, non siamo una tigre di carta. Siamo un orso’. Beh, sapete, se sei un orso, non devi dichiararti tali, perche’ tutti se ne accorgeranno. Quindi questo sembra dimostrare molta debolezza da parte russa. E chiaramente il presidente ha toccato un nervo scoperto“.