Il conduttore Juan Jumalon è stato ucciso in diretta davanti agli occhi di migliaia persone: i video sui social sono agghiaccianti.
Il terribile delitto è avvenuto nello studio radiofonico di Calamba, nelle Filippine. Il conduttore Juan Jumalon era in diretta e, nel bel mezzo della live, un uomo armato ha fatto irruzione freddandolo con due colpi di arma da fuoco. L’assassino è poi fuggito con un complice a bordo di una moto.
Il terribile omicidio in diretta di Juan Jumalon
Migliaia di telespettatori sotto shock dopo aver assistito a quello che è stato l’omicidio di Juan Jumalon. Sembrava quasi un film, un momento inscenato come sul set di un poliziesco, e invece quello che è avvenuto a Calamba, nella provincia occidentale di Misamis, è stato reale.
Il conduttore, noto anche come “Johnny Walker”, è stato ucciso con due colpi di pistola alla testa mentre era in diretta in radio e in video su Facebook.
Entrato nella sala dove si trovava il 57enne, dopo il delitto l’uomo armato ha strappato una collanina d’oro dal collo del giornalista. Subito dopo l’uomo è scappato con un complice, che lo attendeva fuori in moto.
#Philippines: Radio broadcaster Juan Jumalon shot dead in his studio
— News9 (@News9Tweets) November 6, 2023
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A caccia del killer
Si indaga per capire il movente dell’omicidio e per rintracciare il killer di Juan Jumalon. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo avrebbe finto di essere un ascoltatore per riuscire ad introdursi nello studio radiofonico. Le autorità hanno diffuso un identikit dell’assassino, al momento ancora a piede libero.
Proseguono gli accertamenti della polizia anche sui video, che hanno fatto il giro del web. Le immagini mostrano l’irruzione di un uomo armato mentre Jumalon si gira per capire cosa stesse accadendo. Dopo una frazione di secondo, due spari che colpiscono fatalmente il conduttore, che si accascia sulla sedia, morto.
Il presidente Ferdinand Marcos Jr, commenta aspramente la tragedia: “Ho ordinato alla polizia i rintracciare, arrestare e perseguire gli assassini. Gli attacchi ai giornalisti non saranno tollerati nella nostra democrazia e coloro che minacciano la libertà di stampa dovranno affrontare tutte le conseguenze delle loro azioni”.