Il fondatore di WikiLeaks, Assange, può essere estradato negli Stati Uniti. Accolta la richiesta avanzata dagli Usa.
LONDRA (INGHILTERRA) – Caso Assange, l’Alta Corte di Londra ribalta il verdetto della sentenza di primo grado con la quale era stata negata la richiesta di estradizione avanzata dagli Stati Uniti. I giudici hanno reso noto che gli Usa si sono impegnati ad assicurare al detenuto le cure mediche delle quali necessita. Assange soffre di una seria forma di depressione, e proprio le sue condizioni avevano spinto i giudici a considerare sconsigliabile la sua estradizione. Nel gennaio 2022 il nuovo colpo di scena con l’Alta Corte che ha concesso ad Assange la possibilità di presentare un nuovo ricorso ritardando quindi l’estradizione.
Gb, il giudice nega l’estradizione di Assange negli Stati Uniti
Il 4 gennaio 2021 la corte di un Tribunale della Gran Bretagna aveva bloccato l’iter per l’estradizione di Assange negli Stati Uniti. La motivazione riportata dai principali quotidiani italiani è legata al fatto che, alla luce delle sue condizioni di salute, il detenuto rischierebbe il suicidio se trasferito in una prigione statunitense.
Assange, aveva evidenziato il giudice, soffre di una grave forma di depressione che non sarebbe conciliabile con il regime di detenzione con il quale dovrebbe fare presumibilmente i conti negli Stati Uniti. Si ipotizza ad esempio che il 49enne possa essere posto in isolamento. Gli Usa hanno deciso di presentare ricorso contro la sentenza.
L’Alta Corte di Londra, Assange può essere estradato negli Stati Uniti
Il 10 dicembre il nuovo colpo di scena nel caso Assange. L’Alta Corte di Londra, accogliendo il ricorso presentato dagli Usa, ha stabilito che il giornalista può essere estradato negli Stati Uniti. I giudici hanno reso noto di aver ricevuto rassicurazioni sufficienti e convincenti da parte degli Usa per quanto riguarda l’assistenza medica al detenuto. La lettura della sentenza ha scatenato la protesta delle persone che si erano radunate nei pressi della Royal Courts of Justice.
Ma la partita non è ancora chiusa. Assange infatti potrebbe presentare ricorso contro la decisione dei giudici che hanno accolto il ricorso presentato dagli Stati Uniti.
Rimandata l’estradizione l’Alta Corte di Londra concede la possibilità di presentare un nuovo ricorso
Nel gennaio 2022 l’Alta Corte ha concordato ad Assange la possibilità di presentare un nuovo ricorso contro la sentenza del dicembre 2021. Questa concessione ritarda di almeno dieci mesi l’estradizione del fondatore di Wikileaks, che negli Usa rischia fino a 175 anni di carcere.