Trudeau si dimette, Canada nel caos: la “minaccia” di Trump

Trudeau si dimette, Canada nel caos: la “minaccia” di Trump

Il premier Justin Trudeau ha annunciato le sue dimissioni: cosa succederà ora in Canada e il ruolo “cruciale” di Donald Trump.

Justin Trudeau ha finalmente fatto l’annuncio che nessuno si aspettava: il premier canadese ha deciso di dimettersi dalla leadership del Partito Liberale e da primo ministro, scatenando una serie di eventi che potrebbero scuotere la politica del Canada già in crisi per via del conflitto con Trump.

Trudeau si dimette, Canada in crisi: conflitto con Trump

In una conferenza stampa emozionante tenutasi dal Rideau Cottage, Trudeau ha comunicato la sua decisione, spiegando che si sarebbe dimesso non appena il suo partito avesse scelto un nuovo leader. 

Questo annuncio arriva dopo mesi di pressioni crescenti, tanto da parte dell’opinione pubblica quanto all’interno del suo stesso partito.

La decisione di Trudeau arriva in un momento critico, mentre il Canada affronta un’incertezza politica e un possibile conflitto con l’amministrazione di Donald Trump

Il premier, infatti, dovrà gestire i primi mesi della presidenza di Trump, con i negoziati sui dazi che rischiano di minacciare gravemente l’economia canadese. Questo nuovo capitolo segna la fine di un lungo dominio, durato circa dieci anni, in cui Trudeau ha governato il Paese con una leadership incontrastata.

Nel frattempo, il Partito Liberale si prepara a una lotta interna per la leadership. Con le elezioni legislative previste entro la fine di ottobre, l’incertezza regna sovrana. 

Il processo di selezione del nuovo leader, secondo quanto dichiarato da Trudeau, sarà “a livello nazionale”, il che implica una campagna elettorale che si protrarrà per settimane, con numerosi candidati pronti a contendersi il posto vacante.

Le cause delle dimissioni

Le difficoltà di Trudeau non sono solo politiche. Durante l’ultimo periodo, il Canada ha affrontato una serie di crisi economiche, tra cui l’impennata del costo della vita, con aumenti vertiginosi nei generi alimentari e negli alloggi. 

Questi problemi economici, combinati con la crescente pressione politica, hanno minato l’immagine pubblica del premier, che ha visto il suo indice di approvazione crollare nei sondaggi.

A complicare ulteriormente la situazione, c’è stato l’addio di Chrystia Freeland, il ministro delle Finanze, che ha deciso di dimettersi lo scorso dicembre, alimentando le voci sulla crisi interna al governo. 

I membri del Partito Liberale, in particolare quelli provenienti dall’Ontario, dall’Atlantico e dal Quebec, hanno chiesto a gran voce che Trudeau lasciasse il suo incarico, accusandolo di non essere più in grado di guidare il Paese.

La minaccia di Trump 

Il governo di Trudeau dovrà affrontare anche una sfida internazionale, con Donald Trump pronto a imporre dazi paralizzanti sulle importazioni dal Canada. 

La visita a Mar-a-Lago di novembre e i colloqui con il team di Trump non sono riusciti a placare le preoccupazioni del presidente eletto. In questo contesto teso, Trudeau si ritrova a dover gestire un cambio di leadership in un momento in cui il Paese è già sotto pressione.