Khéphren Thuram rischia di saltare la sfida contro la Cremonese per un problema fisico, cosa succede nella Juventus.
Dopo il successo contro l’Udinese, la Juventus volta pagina e inaugura una nuova era con Luciano Spalletti in panchina. L’ex CT della Nazionale debutterà sabato 1 novembre nella delicata trasferta contro la Cremonese, primo di tre impegni in otto giorni, tra campionato e Champions League. Ma la settimana del tecnico toscano è già iniziata con un dilemma non da poco: Khéphren Thuram è in dubbio per la trasferta in Lombardia.
Il centrocampista francese, infatti, è rimasto fuori dai convocati nell’ultimo match a causa di un problema muscolare che non è ancora del tutto risolto. Una situazione che potrebbe condizionare l’intera linea mediana bianconera proprio in un momento in cui servono certezze.
Le condizioni fisiche di Thuram
Thuram ha accusato un risentimento al polpaccio sinistro durante la rifinitura pre-Udinese, lo stesso fastidio che lo aveva già limitato nella sfida contro il Real Madrid. Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, lo staff medico della Juventus ha preferito non rischiarlo, e al momento la sua presenza a Cremona è fortemente in dubbio.
Questa cautela è comprensibile anche alla luce del fitto calendario: dopo la Cremonese, la Juve affronterà lo Sporting Lisbona in Champions e il derby della Mole contro il Torino. Spalletti e il suo staff stanno valutando se forzare il recupero o gestire il rientro con prudenza, per non compromettere il rendimento del francese nel lungo periodo.
Spalletti e il primo snodo tecnico alla Juventus
Per Luciano Spalletti, appena insediato, la situazione di Thuram rappresenta il primo vero banco di prova. Con Bremer e Cabal ancora out, il tecnico dovrà già inventare qualcosa per mantenere equilibrio e competitività. In caso di forfait, salgono le quotazioni di Weston McKennie e Teun Koopmeiners, con l’olandese che ha bisogno di minutaggio dopo una lunga assenza.
La gestione di un giocatore chiave come Thuram – tra rischio e prudenza – sarà indicativa della filosofia che Spalletti intende adottare a Torino. Un segnale, forse, non solo tecnico ma anche strategico, verso una Juve che ha bisogno di tornare a essere solida e ambiziosa.
