Il futuro di Douglas Luiz alla Juventus è in bilico. Scopri le tre motivazioni che potrebbero spingere il club a prendere una decisione.
Giunti alla terza pausa per le nazionali, il rendimento di Douglas Luiz nella Juventus appare inferiore alle attese. Il centrocampista brasiliano, che ha totalizzato appena 312 minuti in 9 presenze (una media di circa 34 minuti a partita), non è riuscito a imporsi come previsto. Le aspettative di un giocatore capace di dominare il centrocampo, caratteristiche che lo hanno reso un punto di riferimento all’Aston Villa, sembrano ancora lontane dal realizzarsi a Torino.
Che fatica per Douglas Luiz: ambientamento difficile e prestazioni sotto tono alla Juventus
L’ambientamento nel calcio italiano è stato più difficile del previsto: la fatica delle competizioni estive con il Brasile e il ritardo nella preparazione hanno pesato sul suo rendimento. Anche alcuni problemi muscolari lo hanno limitato, ma ciò che ha maggiormente deluso società e tifosi è la mancanza di personalità e organizzazione nel gioco. Douglas Luiz era stato acquistato per essere il perno del centrocampo bianconero, ma ha perso rapidamente terreno nelle gerarchie di Thiago Motta.
Le ragioni del possibile addio a gennaio: asset economico e priorità del mercato
Negli ultimi giorni si è vociferato di un possibile ritorno in prestito all’Aston Villa già a gennaio. Tuttavia, questa ipotesi appare poco plausibile per diverse ragioni. In primo luogo, Thiago Motta e il direttore sportivo Cristiano Giuntoli credono ancora nel potenziale del brasiliano e sperano che possa dimostrare il suo valore con la maglia della Juventus. L’investimento effettuato per portare Luiz a Torino è stato significativo: 28 milioni netti di euro, parte di una complessa operazione che ha coinvolto anche Samuel Iling JR ed Enzo Barrenechea.
Il club bianconero non ha interesse a svalutare un asset così importante senza prima aver fatto ogni tentativo possibile per valorizzarlo. In secondo luogo, le priorità della Juventus per il mercato di gennaio sono altre. La necessità di rinforzare la difesa, colpita dagli infortuni di Bremer e Cabal, e di trovare un vice-Vlahovic mettono in secondo piano l’idea di cedere un centrocampista. Una partenza a gennaio comporterebbe anche la ricerca di un sostituto, complicando ulteriormente una sessione di mercato già di per sé complessa e breve.