Le ultime decisioni tattiche di Allegri per la Juventus, le sfide per la Champions League e i piani futuri.
Massimiliano Allegri, alla guida della Juventus, sembra non voler deviare dal consolidato 3-5-2, nonostante le aspettative di un cambio verso il 4-3-3. La decisione, maturata in seguito a problemi fisici di alcuni giocatori e a un periodo di forma non brillante, suggerisce una cautela tattica, con possibili aggiustamenti solo durante il gioco. In questo contesto, la Juventus affronta la partita contro il Frosinone con un assetto difensivo composto da Gatti, Bremer e Rugani, segno di una fedeltà al modulo che ha fruttato successi fino a poco tempo fa.
Le sfide della Juventus
La Vecchia Signora si trova in un momento delicato della stagione, con risultati al di sotto delle aspettative e la pressione di qualificarsi per la Champions League. Questa pressione è accentuata dal potenziale di portare cinque squadre italiane nella competizione, rendendo ancora più cruciale ogni punto guadagnato. Il futuro della panchina bianconera è avvolto nel mistero, con un incontro chiave previsto a fine marzo che potrebbe definire il destino di Allegri e della direzione tecnica del club.
Il futuro di Allegri e la gestione del tesoretto
Il contratto di Allegri, in scadenza nel 2025, è al centro delle discussioni. La possibile partecipazione al nuovo Mondiale per club a 32 squadre rappresenta un’opportunità economica significativa per la Juventus, con un “tesoretto” da 80 milioni di euro in gioco tra Champions e Mondiale. Queste risorse potrebbero essere fondamentali per una rivoluzione della rosa, considerando anche le entrate dalle cessioni di alcuni talenti e giocatori di peso.
La direzione che prenderà la Juventus nel prossimo futuro dipende molto dalla volontà di Allegri e della dirigenza di proseguire insieme. Il percorso della squadra in questa stagione pone interrogativi su come gestire al meglio le risorse a disposizione e su quali scelte tattiche privilegiare per riconquistare il vertice del calcio italiano e europeo.