La Juventus di Motta richiama il Bologna con le sue prestazioni altalenanti. Ma il problema più grande resta l’assenza di un vice Vlahovic.
L’arrivo di Thiago Motta alla Juventus ha portato molti a tracciare parallelismi con il suo passato a Bologna e con la gestione dell’ex tecnico bianconero. Dopo cinque giornate, i bianconeri hanno collezionato tre pareggi per 0-0 contro Roma, Empoli e Napoli, un ruolino che ricorda quello del Bologna di Motta nella stagione 2023-24, con tre pareggi a reti inviolate contro Verona, Napoli e Monza. Proprio come allora, la filosofia di Motta non cambia: difesa solida, giovani in campo e pazienza nelle scelte.
Motta alla Juventus: gli 0-0 come a Bologna
Il tecnico italo-brasiliano ha mostrato di saper lavorare con attenzione sulla fase difensiva, concedendo pochissimi gol e dando fiducia a giocatori giovani, ma i pareggi senza reti hanno riacceso il dibattito sulla sua capacità di costruire un attacco efficace. Thiago Motta è stato sostenuto dal club, con Cristiano Giuntoli che ha ribadito la fiducia nella sua visione, e i tifosi stanno lentamente comprendendo il suo approccio. Tuttavia, emergono dei limiti offensivi evidenti, soprattutto quando si tratta di sostituire Vlahovic, elemento centrale dell’attacco juventino.
Il problema del vice Vlahovic: dove sono le alternative?
La gestione delle risorse offensive è uno dei punti deboli della Juventus attuale. Vlahovic è al momento l’unico vero centravanti a disposizione di Motta, una situazione resa ancora più complessa dall’assenza prolungata di Arek Milik, alle prese con un recupero da infortunio. Questo lascia un vuoto nel ruolo di vice Vlahovic, con il serbo che si trova spesso a dover reggere da solo il peso dell’attacco.
Il mercato estivo, pur positivo in molti aspetti, non ha colmato questa lacuna cruciale. La Juventus ha investito su giovani e ha liberato risorse economiche con cessioni importanti, ma non ha trovato un’alternativa affidabile a Vlahovic. Milik, costantemente frenato dagli infortuni, non è ancora in condizione di scendere in campo e potrebbe tornare a disposizione solo dopo la sosta per le nazionali di ottobre, quando i bianconeri affronteranno la Lazio.
Questa situazione mette in luce l’importanza di avere una rosa equilibrata e completa. Senza un vice all’altezza, la Juventus rischia di pagare caro il prezzo di una gestione offensiva monca. Thiago Motta può contare su un sistema difensivo solido, ma senza una seconda punta in grado di fare la differenza, il rischio è che la squadra continui a inciampare in pareggi sterili.
