La Juventus in crisi di risultati: il metodo di Thiago Motta sotto accusa per schemi rigidi e prestazioni al di sotto delle aspettative.
La Juventus vive un momento complicato: tre pareggi consecutivi in campionato e una sensazione generale di stallo tattico. Nonostante l’imbattibilità stagionale, i risultati attuali mettono in discussione l’efficacia del sistema di gioco proposto da Thiago Motta. Le critiche si concentrano su una squadra che sembra bloccata da schemi rigidi, incapace di esprimere creatività e di adattarsi ai momenti decisivi delle partite.
Giocatori intrappolati negli schemi di Thiago Motta
Le critiche più aspre si rivolgono all’apparente rigidità tattica della Juventus. In molte occasioni, i giocatori sembrano più preoccupati di rispettare le istruzioni del tecnico che di cercare soluzioni creative. Un episodio emblematico è avvenuto durante la sfida contro il Bologna: con la squadra in svantaggio, un calcio d’angolo nei minuti finali è stato battuto corto e retrocesso fino a centrocampo. Una scelta che ha suscitato stupore e polemiche, mostrando una mancanza di coraggio e intraprendenza.
Un altro esempio che ha fatto discutere è stato durante una rimessa laterale, quando il capitano Danilo, in zona offensiva, ha preferito un passaggio arretrato di 60 metri anziché cercare un’azione incisiva. Questi episodi sembrano rappresentare il conflitto tra il bisogno di seguire schemi predefiniti e la libertà di improvvisare, una tensione che paralizza la squadra nei momenti decisivi.
Un equilibrio da ritrovare: la responsabilità di Motta e dei giocatori
Thiago Motta è accusato di insistere su un approccio tattico poco flessibile, ma la responsabilità non è solo dell’allenatore. I giocatori, pur inseriti in schemi rigidi, potrebbero assumersi maggiori rischi per rompere le dinamiche statiche che si creano durante le partite.
Francisco Conceição è uno dei pochi bianconeri che tenta giocate personali, ma spesso si trova isolato. La domanda resta: fino a che punto l’allenatore può controllare ogni dettaglio e dove inizia la libertà individuale del calciatore? La storia del calcio ci offre esempi di approcci opposti, da Sacchi ad Ancelotti, ma nella Juventus attuale manca un’identità chiara.
In questo momento, l’urgenza è trovare un equilibrio tra schemi e libertà, per far sì che la Juventus torni a essere competitiva e recuperi punti fondamentali nella corsa Scudetto. La squadra ha il potenziale per uscire dalla crisi, ma servono risposte immediate e concrete.