Capello: "Giusto il ricorso presentato da Agnelli. Ridicolo assegnare lo sucdetto all'Inter
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Direttore: Alessandro Plateroti

Juventus, Capello attacca: “Comico dare lo Scudetto 2006 all’Inter”

Allenatori Milan

Fabio Capello appoggia l’idea di Andrea Agnelli di presentare un nuovo ricorso contro l’assegnazione dello Scudetto 2005-2006 all’Inter

Si è riaccesa quasi improvvisamente la diatriba legale tra Juventus e Inter sull’assegnazione dello Sucdetto 2005-2006. A tornare sull’argomento è Fabio Capello, ex allenatore bianconero, nel corso del suo intervento odierno a Radio Anch’io Lo Sport.

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Capello: “Comica l’assegnazione dello Scudetto all’Inter”

Fabio Capello, allenatore bianconero nelle stagioni 2004-2005 e 2005-2006 quelle dello scandalo di Calciopoli, ha commentato la decisione di Andrea Agnelli, presidente juventino, di presentare un nuovo – ennesimo – ricorso contro l’assegnazione del titolo ai nerazzurri.

Ha fatto bene la Juventus a fare ricorso” ha detto l’ex allenatore juventino che poi ha rincarato la dose “è una cosa comica che all’Inter sia stato assegnato quello scudetto dopo essere arrivata terza”. Oltre alla Juventus, retrocessa in ultima posizione, ricordiamo che è stato punito anche il Milan, inizalmente classificatosi in seconda posizione, e dunque i nerazzurri, arrivati terzi, dopo le sentenze si sono visti assegnare il titolo in quanto risultavano al primo posto in classifica.

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Capello: “Decisione frettolosa”

L’allenatore fiuluano ha poi aggiunto: “Guido Rossi (commissario straordinario della FIGC all’epoca dei fatti, ndr) decise frettolosamente, perché all’Italia serviva una squadra che doveva disputare la Champions League“. Capello ha poi aggiunto: “Una cosa ingiusta e non rispettosa dei tempi e delle regole. La giustizia sportiva non poté indagare correttamente“.

Oltre a parlare del ricorso presentato dalla sua Juvnetus per revocare lo scudetto assegnato all’Inter, Fabio Capello, nel corso dello stesso intervento ha avuto modo di commentare gli ultimi episodi di razzismo negli stagi con la chiusura di San Siro per due turni. Ecco le sue parole a tal proposito: “Razzismo? I giocatori dovrebbero sedersi in campo, in modo da non poterli sanzionare per un’eventuale uscita. Si aiuterebbe così il pubblico sano a far smettere e gli altri a vergognarsi di quanto si sta facendoIl significato di questo gesto è far capire che così non si può giocare, ma ci vuole la volontà di tutte le società e di tutti i giocatori di non giocare in quella situazione

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ultimo aggiornamento: 4 Febbraio 2019 12:06

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