L’attaccante della Juventus parla delle sue esperienze e ambizioni in un’intervista esclusiva al ‘Corriere dello Sport’.
Moise Kean, attaccante della Juventus, si confessa in un’intervista esclusiva al ‘Corriere dello Sport’, rivelando i consigli ricevuti da Fabio Paratici e la sua determinazione nel diventare un top player. Kean sottolinea che è ancora in tempo per raggiungere questo obiettivo, citando gli esempi di Salah e Mané, che hanno impiegato diversi anni per emergere.
L’attaccante italiano ricorda con gratitudine le esperienze vissute al fianco di grandi campioni come Cristiano Ronaldo, il quale gli ha insegnato l’importanza di lavorare duramente e di dare il massimo in ogni situazione.
Kean parla anche della sua esperienza all’Everton, ammettendo che non aveva molto spazio a causa della presenza di Calvert-Lewin e Richarlison. Tuttavia, non si pente di quella stagione e apprezza le lezioni apprese in Premier League.
Sul tecnico Allegri
L’attaccante elogia l’allenatore Massimiliano Allegri, che lo ha sempre trattato da uomo e lo ha aiutato a crescere sia professionalmente che personalmente. Kean afferma di aver individuato il percorso da seguire e di impegnarsi quotidianamente per migliorare. Rivela inoltre di avere uno staff personale al di fuori della Juventus, composto da un nutrizionista, un preparatore atletico e altri specialisti, con i quali lavora anche nei giorni senza allenamento, per ottimizzare i ritmi e ridurre gli sprechi di energia.
Kean sottolinea l’importanza di mantenere la concentrazione sull’obiettivo e di evitare distrazioni, affermando che la squadra è unita e motivata. Parla con ammirazione del compagno di squadra Danilo, definendolo “di un’altra pasta”, e mostra il suo supporto a Vlahovic, sottolineando la responsabilità che un attaccante di tale calibro sente quando non segna.
Infine, l’attaccante della Juventus discute del suo rapporto con la Nazionale italiana, affermando che non vede problemi nella convocazione di Retegui e che l’importante è che ogni giocatore sia disposto a dare il massimo. Kean conclude sottolineando l’importanza di lavorare sul talento ogni giorno, in ogni momento, per raggiungere traguardi significativi come la maglia azzurra.