Una rivoluzione sottotraccia: giovani talenti e scelte strategiche riscrivono il futuro della Juventus, la situazione.
Il club più titolato d’Italia, la Juventus, sta ridefinendo la propria mappa strategica: l’epoca dei prestiti costosi e dei parametri zero di giocatori oltre l’apice della loro carriera, come dimostrano i casi di Di Maria e Paredes, sembra destinata a concludersi. Non più movimenti aleatori, ma un piano a lungo termine ben delineato, che scavalca l’operazione occasionale Zakaria.
La svolta risiede nella costruzione di una rosa completata dal rientro di giocatori prestati come Rovella, Cambiaso e De Winter. L’occhio della Vecchia Signora si volta anche verso la NextGen, scrutando grandi talenti come Yildiz e Huijsen, pronti ad emergere. In parallelo, l’interesse per Carnesecchi, Gnonto giovani italiani e l’obiettivo Parisi rimane vivido.
La situazione in uscita
In questa cornice di rinnovamento, il Brighton si è mostrato interessato ad Arthur. La questione del brasiliano si rivela più intricata rispetto a quella di Zakaria, richiesto in Premier League, e McKennie, apprezzato persino in Bundesliga.
Intanto, dalle lontane coste turche, risuona l’eco di un sondaggio del Fenerbahce per Mattia Perin. Nonostante le lusinghe, il portiere sembra avere occhi solo per la Juventus. Se si concretizzasse una cessione di Perin, sorge la possibilità di un nuovo vice tra cui spunta il nome di Audero, importante CTP per le liste della Juventus.
Le attese sono tese per la risposta di Rabiot. Contemporaneamente, la Juventus cerca di negoziare con sagacia il prezzo di Milinkovic-Savic, valutato 35 milioni di euro dalla Lazio. L’idea della Vecchia Signora sarebbe di inserire contropartite tecniche come Zakaria, ma Sarri avrebbe una preferenza per Rovella.
Questa è la Juventus che si prefigura, un club che ripensa la propria strategia, puntando su giovani talenti e scelte lungimiranti. La partita si gioca ora fuori dal campo, con mosse che potrebbero determinare il futuro del club per gli anni a venire.
