Processo Juventus, accordo trovato per la manovra stipendi: ecco la pena

Processo Juventus, accordo trovato per la manovra stipendi: ecco la pena

Ieri in serata è arrivata a sorpresa la notizia che per il filone stipendi si sarebbe chiuso tutto oggi con un patteggiamento tra il club e la Figc. Ecco le sanzioni per la Juventus.

Juventus e Figc hanno trovato l’accordo per chiudere in anticipo, e senza ulteriori strascichi e strazi, quanto concerne al filone stipendi. A sorpesa il processo è stato anticipato a questa mattina, i legali della Juventus assieme all’accusa si sono ritrovati alle ore 10:30, nella sede del Tribunale federale nazionale, per porre fine a tutte le vicende extra campo. La richiesta di patteggiamento, se accettata, prevede la rinuncia a tutti gli altri gradi di giudizio, con l’ok non ci saranno altre penalizzazioni e si chiuderà con la giustizia sportiva.

L’obiettivo della squadra bianconera è quello di risolvere i procedimenti a suo carico, cercando di evitare ulteriori sanzioni e problematiche al di fuori del campo che potrebbero influire negativamente anche sulla prossima stagione.

L’esito del patteggiamento tra Juventus e Figc

Il Tribunale Federale Nazionale ha accettato il patteggiamento della Juventus sul filone “manovra stipendi”: solo un’ammenda di 718.240 euro e nessuna ulteriore penalizzazioni in termini di punti in classifica per il club bianconero, che rinuncia ai ricorsi.

La società ha provveduto ha diffondere un comunicato stampa che si può leggere per intero direttamente sul sito della Juventus: “Juventus Football Club S.p.A. (‘Juventus’ o la ‘Società’) comunica di aver definito ad ogni effetto con gli organi della Giustizia sportiva il procedimento FIGC n. 336 pf 22-23 (relativo alle c.d. ‘manovre stipendi 2019/2020 e 2020/2021’, ai rapporti con taluni agenti sportivi, nonché a taluni presunti ‘rapporti di partnership’ con altri club) a fronte dell’irrogazione di una sanzione pecuniaria pari a Euro 718.240,00 e della rinuncia alla presentazione di ricorso innanzi al Collegio di Garanzia dello Sport presso il CONI avverso la decisione emessa dalla Corte Federale d’Appello della FIGC in data 22 maggio 2023 nel procedimento relativo alle c.d. ‘plusvalenze'”.

Andrea Agnelli non patteggia

Per l’ex presidente bianconero Andrea Agnelli, invece, ha deciso di non patteggiare. La sua posizione è stata infatti stralciata e per lui ci sarà il processo presso il Tribunale federale nazionale, con udienza fissata il prossimo 15 giugno.

Come si legge nella nota sul sito della Figc è stata stralciata la posizione del’ex presidente della Juventus Andrea Agnelli: “Al fine di ottenere un rinvio per proseguire nelle già avanzate interlocuzioni finalizzate alla valutazione di una proposta di accordo ex. art. 127 CGS, ritenuta la richiesta meritevole di accoglimento, stralcia dal presente procedimento la posizione del dott. Andrea Agnelli, la cui trattazione rinvia all’udienza del 15 giugno 2023, in presenza, con salvezza dei diritti di prima udienza”.

Le parole di Gravina

A commentare l’avvenuto patteggiamento tra Juventus e Figc anche il presidente Gabriele Gravina: “C’è un momento per la verifica, l’accertamento, i giudizi, ma c’è anche un momento per definire e guardare al futuro con maggiore serenità, il momento della progettualità, il tutto nel rispetto assoluto delle regole. Quindi, quest’ultimo atto è un atto previsto dalle nostre norme, dal Codice di Giustizia Sportiva, auspicabile e condiviso. Credo che questo sia il risultato più bello per il calcio italiano, per aver trovato – noi ce lo auguriamo – un momento di serenità”.

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