Luciano Spalletti alla Juventus? Ecco come cambierebbe la squadra con il 4-2-3-1: difesa a quattro e nuovi interpreti.
Dopo l’esonero di Tudor, in casa Juventus è tempo di decisioni fondamentali. Il nome che prende sempre più quota per guidare la squadra è quello di Luciano Spalletti, ex commissario tecnico della Nazionale e vincitore dello Scudetto con il Napoli nel 2023. Un profilo di esperienza e garanzia, in grado di dare stabilità e una chiara identità tattica a una squadra che ne ha urgente bisogno.
Se la trattativa con Spalletti dovesse andare in porto, il primo vero cambiamento riguarderebbe il modulo. L’allenatore toscano, infatti, ha sempre prediletto il 4-2-3-1, schema che permetterebbe ai bianconeri di valorizzare al meglio le caratteristiche tecniche dei suoi elementi chiave.

Difesa a quattro e equilibrio in mezzo al campo
La novità più evidente sarebbe il ritorno a una difesa a quattro, tanto richiesta dai tifosi quanto mai davvero adottata da Tudor. In questo contesto, Joao Mario e Cambiaso si piazzerebbero come terzini, mentre al centro Spalletti potrebbe affidarsi alla coppia Kalulu-Gatti, con il primo che tornerebbe a giocare in un ruolo che conosce bene dai tempi del Milan.
A centrocampo, spazio a una coppia di equilibrio e sostanza composta da Thuram e Locatelli. Il mediano italiano, che ha avuto rapporti non sempre idilliaci con Spalletti in Nazionale, potrebbe avere una grande occasione per riscattarsi e diventare un punto fermo della nuova Juve.
Tanta qualità sulla trequarti: Yildiz al centro del progetto
La vera forza del 4-2-3-1 di Spalletti, però, si manifesta sulla trequarti. Qui, il talento di Kenan Yildiz verrebbe messo al centro della manovra offensiva. Il giovane turco agirebbe da sinistra, con Conceiçao largo a destra e un trequartista centrale – come Jonathan David – alle spalle della punta. Il ruolo di centravanti potrebbe essere conteso tra Vlahovic e Openda, con il primo che resta in bilico per motivi di mercato.
Con questo modulo, Spalletti punterebbe a esaltare le qualità individuali, aumentando il tasso tecnico e la pericolosità offensiva della squadra. Una Juventus così rinnovata potrebbe davvero rilanciarsi verso la qualificazione in Champions League.